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Cronaca

Le mosse della Sicilia per non finire in zona rossa: reclutati 188 medici, potenziate le Usca

Le Unità speciali di continuità assistenziale passano da 25 a 43. Rinforzi in vista anche nei pronto soccorso e intensificati gli screening di popolazione. Così l'Isola si attrezza per non farsi trovare impreparata

L'obiettivo è non superare quella linea invisibile che potrebbe portare la Sicilia alla zona rossa e magari vedere all'orizzonte la fascia gialla. Così l'Isola si attrezza per non farsi trovare impreparata. L'Asp di Palermo ha appena reso noto di aver reclutato altri 188 medici e potenziato le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale che passano così da 25 a 43. Rinforzi in vista anche nei pronto soccorso e intensificati gli screening di popolazione.

Coronavirus, i dati di oggi

Almeno fino al 20 novembre - va sottolineato - non potrà cambiare nulla, la Sicilia resterà zona arancione. In quella data il ministro della Salute Roberto Speranza e il premier Giuseppe Conte analizzeranno la situazione dell'Isola tenendo come punto di riferimento i dati della settimana precedente. Se quanto annunciato dall'assessore regionale alla Salute (oltre 3.600 nuovi posti letto negli ospedali dedicati ai malati Covid) sarà messo in pratica, se queste nuove misure funzioneranno e se la curva dei contagi dovesse restere stabile, allora la Sicilia avrebbe qualche possibilità di passare zona gialla. Tre "se" che potrebbero valere un passaggio di fascia.

Ecco le strutture che potranno contare su 188 medici reclutati dall’Asp del capoluogo (un numero destinato ad aumentare, già, dai prossimi giorni con ulteriori 12 medici da destinare all’ospedale di Petralia): il Covid Hospital di Partinico, il Madonna dell’Alto di Petralia Sottana ed i pronto soccorso del Cimino di Termini Imerese e l’Ingrassia di Palermo.

Usca

Sono stati reclutati 60 medici che consentono di aumentare il numero delle unità speciali di continuità assistenziale dalle precedenti 25, alle attuali 43, e cioè: 40 più due Usca scolastiche ed una di pronto intervento H24. In tempi brevissimi (appena si sarà concluso il reclutamento necessario), si completerà il numero delle 50 Usca previste, e cioè una ogni 25 mila abitanti. Nella città di Palermo sono, in questo momento, attive 16 Usca ed una ciascuno a Lampedusa ed Ustica. E’ in corso, anche, il reclutamento di 13 autisti attraverso l’estensione delle procedure di stabilizzazione del personale ex contrattista.

Screening di popolazione

Quaranta medici (svolgeranno turni di sei ore) saranno impegnati negli screening di popolazione, già attivi da una settimana alla Fiera di Mediterraneo di Palermo e domani e domenica anche a Monreale.

Dipartimento di prevenzione

Sono complessivamente 50 (lavoreranno 140 ore al mese) i medici destinati alle attività del Dipartimento di Prevenzione, così ripartiti: 20 contact tracing, 13 collegamento con Usca e Distretti sanitari; 10 centri di vaccinazione; 6 SIAV (servizio igiene degli ambienti di vita), 1 Uot Prevenzione di Lampedusa.

Ospedale di Partinico

Sono 19 i medici reclutati per l’Ospedale impegnato nella cura dei pazienti Covid positivi (lavoreranno 140 ore al mese a partire da domani mattina). Sono stati così distribuiti: 9 Medicina ed Area Cardiologica; 3 Terapia Intensiva; 6 pronto soccorso ed aria grigia; una Spdc Covid (quest’ultimo prenderà servizio il 18 novembre).

Ospedale di Petralia

Sono 8 i medici, già, reclutati (in servizio da questo pomeriggio per 140 ore al mese) ai quali si conta di aggiungerne altri 12 tra pochi giorni.

Pronto soccorso

Sono stati integrati gli organici dei pronto soccorso di Palermo e provincia con 11 medici (140 ore al mese): cinque all’Ingrassia di Palermo; quattro al Cimino di Termini Imerese e due al “Dei Bianchi” di Corleone

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