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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, la lettera della preside del liceo Garibaldi: "State a casa, non deludeteci"

La scuola è chiusa per l'emergenza Coronavirus e la dirigente Maria Vodola ha scelto di comunicare con i suoi allievi con una lettera: "Insieme ce la faremo! Sarà certamente così. Intanto ogni giorno ci siamo tutti, grazie alla passione e all’impegno dei vostri docenti"

Mai come adesso le scuole palermitane sono 2.0. E anche la comunicazione docenti-allievi si adegua. Con il liceo chiuso per l'emergenza Coronavirus, la dirigente del liceo classico Garibaldi Maria Vodola ha scelto di parlare con i suoi allievi con una lettera pubblicata sul sito internet della scuola, come ha fatto anche la preside del liceo Meli.

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"Corridoi vuoti, aule mute, schermi spenti... Ma voi ci siete! Sentiamo le vostre voci, vediamo i vostri volti, parliamo e pensiamo ancora insieme. E se la campanella non squilla, squillano i vostri cellulari e i vostri tablet", scrive la dirigente. "Certo - prosegue - nulla potrà sostituire il vostro vociare, l’'odore' della vostra fatica, la tenerezza dei vostri sorrisi, il piacere dell’incontro quotidiano con i vostri successi, ma anche l’amarezza nello scorgere qualche lacrima scorrere sui vostri volti. Insieme ce la faremo! Sarà certamente così. Intanto ogni giorno ci siamo tutti, grazie alla passione e all’impegno dei vostri docenti, che quotidianamente creano, sperimentano, rielaborano modalità di lavoro a distanza. È uno sforzo titanico quello che stanno compiendo!"

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"Nessuno della nostra generazione è come voi 'nativi digitali'. A noi - scrive Vodola - sono cari l’ardesia, lo stridio del banco, la cura dei vostri quaderni, il parlare ai vostri occhi. Ma siamo quotidianamente con voi, anche al limite delle nostre possibilità ed energie, con un anelito costante a fare sempre di più e meglio. Non deludeteci! Prendetevi gli spazi necessari per lo studio, abbandonate un po’ i 'social', accompagnate la vostra giornata con la visione di un buon film, magari consigliato dagli stessi professori, ascoltate buona musica, leggete almeno un libro e... studiate, studiate, studiate! Sapete chi sono coloro che ci salveranno da questo momento drammatico? Ottimi medici, straordinari ricercatori, bravissimi infermieri e - perché no? - anche dei sapienti politici. Costoro sono i nostri nuovi eroi! E loro hanno studiato tantissimo e sono divenuti, grazie a questo studio, straordinariamente competenti".

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"Provate, in questo particolare momento, per favore, a dedicare a loro, oltre che a voi stessi, il vostro impegno, la vostra attenzione allo studio, la serietà e la responsabilità negli incontri 'live a distanza' e nell’uso degli strumenti di comunicazione e degli spazi di condivisione. I greci davano alla 'ἀρετή' anche il significato di sapersi distinguere nell’assolvere bene e sempre al massimo il proprio compito. Ed ecco ciò che dovete sempre più e meglio essere: giovani 'virtuosi'! So già - conclude - che siete sulla buona strada, grazie proprio ai vostri docenti, che fra mille difficoltà si stanno prodigando nel guidarvi e nell’indicarvi la via, insieme alle vostre famiglie che ancora una volta, in sinergia con la 'scuola', vi stanno amorevolmente sostenendo, anzi, lasciatemelo dire, ci stanno sostenendo e per questo ringrazio tutti. Rimango sempre a vostra disposizione, insieme ai miei collaboratori, nelle 'stanze virtuali' e nell’'etere' scevro di barriere. Vi raccomando: 'tutti a casa'”.                                                                                                 

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