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Cronaca

Covid, il questore ai palermitani: "Rispettate le regole per evitare che Pasqua porti quarta ondata"

Per le festività saranno in vigore le restrizioni della "zona rossa" con l'obiettivo di evitare assembramenti. Laricchia: "Metteremo in strada tutti gli agenti a nostra disposizione. Qualcuno crede, non essendosi ammalato finora, di essere invulnerabile. In realtà basterebbe fare un giro per gli ospedali e parlare con le persone che sono a contatto con i malati"

Un appello alla "prudenza" e al "rispetto delle regole" per evitare che "questa Pasqua possa portarci una quarta ondata e, quindi, dolore, sofferenza e morte per i più anziani e non solo, come dimostrano gli ultimi dati sui contagi". A lanciarlo con l'Adnkronos è il questore, Leopoldo Laricchia. Tutta Italia sarà "zona rossa" e il sindaco Leoluca Orlando ha "blindato" il Parco della Favorita, il Foro italico e le spiagge, tradizionali luoghi di ritrovo per i palermitani. Da sabato 3 a lunedì 5 aprile saranno off limits anche ai pedoni, secondo l'ordinanza già firmata e pubblicata. L'obiettivo è evitare pericolosi assembramenti e a vigilare sul rispetto delle norme ci sarà un imponente dispiegamento di forze dell'ordine. "Metteremo in strada tutti gli agenti a nostra disposizione - assicura il questore -. A Palermo, d'altra parte, la presenza delle forze dell'ordine è cospicua, si parla centinaia di uomini".

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Da parecchio tempo i controlli sono serrati. "Dopo le ordinanze del sindaco che vietano i mercatini rionali nella settima circoscrizione o chiudono alcune piazze e vie della movida cittadina stiamo facendo servizi da zona rossa da parecchio tempo. Nel weekend potenzieremo la nostra attenzione, sia in città che in provincia, concentrandoci in particolare nelle aree verdi e lungo i litorali".

Nel capoluogo siciliano, a differenza di quanto accaduto in altre grandi città del centro nord, al momento sembra non aver preso piede il fenomeno delle feste clandestine in ville private. "Abbiamo scoperto un solo caso settimane fa a Mondello", ricorda il questore. In quell'occasione grazie a una segnalazione gli agenti del locale commissariato interruppero una festa con una cinquantina di invitati in una villa in viale Regina Elena.

"Bisogna che i cittadini capiscano che bisogna rispettare in ogni caso i limiti dati dal Governo", avverte Laricchia, per il quale Palermo ha "le difficoltà di tutte le grandi città, assembramenti si sono registrati a Roma, Napoli e Milano". Difficoltà legate al fatto che "dopo un anno di lockdown le persone avvertono un grande desiderio di socialità che spesso porta purtroppo ad azioni sconsiderate e a una pericolosa violazione delle norme anti-Covid". Dietro il mancato rispetto delle regole c'è per il questore di Palermo un desiderio di normalità, ma non solo: "Certe volte ci si abitua al virus - dice -. Qualcuno crede, non essendosi ammalato finora, di essere invulnerabile. In realtà basterebbe fare un giro per gli ospedali e parlare con le persone che sono a contatto con i malati Covid per capire che non è così e stare molto più attenti".

Ecco perché ai palermitani lancia un appello. "Bisogna aspettare che la campagna vaccinale si allarghi fino a raggiungere l'immunità di gregge. Serve pazienza per percorrere questo 'ultimo miglio'. Nel frattempo rispettiamo le regole per evitare che questa Pasqua porti con sé una quarta ondata e nuove vittime". Serve, insomma, "un ultimo sacrificio e la fiducia nella campagna vaccinale che potrà finalmente liberarci da questo nemico invisibile". Dopo la vicenda Astrazeneca con lo stop per alcuni giorni alla somministrazione del vaccino, però, nell'Isola si è registrata una brusca frenata nelle prenotazioni. "Parlo da cittadino comune e dico che l'assunzione di qualunque farmaco può comportare nei grandi numeri una minima quota di rischio. Non per questo, però, non prendiamo un'aspirina o un antibiotico. Io sono stato vaccinato, ho fatto la prima dose di Astrazeneca come tutti i poliziotti di Palermo e nessuno ha avuto conseguenze gravi. Da maggio inizieremo a fare la seconda dose. Io rispondo con l'esempio". 

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