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Cronaca

Operatore 118 positivo al Coronavirus, i sindacati: "Serve più chiarezza"

La nota di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: "Dispositivi di protezione individuali e controlli con tampone per tutto il personale"

“Il caso dell’operatore della Seus-118 risultato positivo al Covid-19 non può che alimentare le nostre preoccupazioni in merito alle tutele per il personale sanitario impegnato ad affrontare l’emergenza pandemica in atto. L’assenza di dispositivi di protezione individuali (DPI), come abbiamo già avuto modo di far rilevare in alcune comunicazioni che abbiamo inviato all’Assessorato regionale alla Salute è, ancora oggi purtroppo, un serio problema nella regione. E il fatto che il dipendente Seus, risultato positivo al tampone, lavorasse nella centrale operativa di Palermo piuttosto che sulle ambulanze, come ha specificato l’Azienda, non basta a rassicurare i lavoratori. È necessario comunque che le condizioni minime di sicurezza siano garantite a tutto il personale sanitario, ivi compresi gli operatori dell’emergenza-urgenza”. A dirlo le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

“A questo proposito – concludono le organizzazioni sindacali – raccomandiamo che i dispositivi già consegnati o in procinto di esserlo, siano oggetto di tutte le dovute cautele, da una attenta conservazione per il mantenimento delle loro integre condizioni e manipolazione, fino alla consegna agli operatori. Inoltre, come dichiarato dall’assessore Razza, si faccia urgentemente in modo che tutto il personale venga sottoposto ai necessari controlli periodici, attraverso l’esecuzione del tampone. Si tratta di misure imprescindibili per la tutela dei lavoratori e dei cittadini con cui essi, per ragioni di servizio, entrano in contatto”.
 

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