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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, in 7 giorni oltre 4 mila chiamate al numero verde: servizio potenziato

Attivato dal governo regionale, viene implementato con ulteriori 28 linee. Risponderanno medici e volontari. Il capo della Protezione civile regionale Foti: "Le telefonate ricevute hanno raggiunto anche picchi di 150 l’ora per ciascun operatore"

Più linee per il numero verde 800.458.787, attivato dal governo Musumeci per l’emergenza Coronavirus. Il servizio viene implementato con ulteriori 28 linee telefoniche a cui risponderanno medici e volontari della protezione civile. Verranno configurati anche alcuni messaggi automatici che permetteranno di fornire pronta risposta alle domande più frequenti, rendendo disponibili così gli operatori per le richieste che necessitano approfondimenti particolari.

"Rendiamo ancora più efficiente  – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - un servizio che, in questi giorni, ha molto supportato la richiesta di aiuto e chiarimenti formulata dalla popolazione, non solo siciliana. Sono state oltre quattromila, in meno di una settimana dalla sua istituzione, infatti, le telefonate ricevute. Per questo motivo voglio rivolgere un apprezzamento e un plauso particolare agli operatori e ai volontari che si stanno prodigando per orientare, rassicurare e fornire indicazioni utili agli utenti".

Le domande che giungono alla sala operativa, che opera all’interno del dipartimento di Protezione civile regionale, sono tra le più svariate: dalle richieste degli amministratori locali e dei dirigenti scolastici sulle attività amministrative da porre in essere, alle modalità attraverso cui operare la sanificazione di scuole e uffici, alla certificazione sanitaria per i casi di quarantena. Molti anche i quesiti sullo stato di saluto o l’obbligo di autodenuncia per quanti sono giunti in Sicilia. Tra le domande più attuali quelle relative all’obbligo di comunicazione che discende dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del primo marzo

"Le telefonate ricevute – sottolinea il capo della Protezione civile della presidenza della Regione, Calogero Foti - hanno raggiunto anche picchi di 150 l’ora per ciascun operatore, con una richiesta di qualificazione e competenze che vanno anche oltre le funzioni ordinariamente svolte dal servizio. Per non intasare le linee è utile sottolineare che l’obbligo di comunicazione al sistema sanitario riguarda, esclusivamente, coloro che provengono dalle zone a rischio attualmente individuate in Cina, Giappone, Corea del Sud e Iran. O da uno dei Comuni italiani indicati nel decreto ministeriale: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini (per la Lombardia)  e Vò (in Veneto). Tutti i viaggiatori devono tenere un comportamento responsabile e, se possibile, mantenere una quarantena volontaria per ridurre ogni possibile rischio di propagazione del virus. Al fine di contribuire al monitoraggio della situazione complessiva risulta utile che quanti entrino in territorio siciliano compilino la scheda predisposta dall’assessorato alla Salute disponibile sul sito www.costruiresalute.it".

Intanto dall'ospedale Cervello fanno sapere che sono "invariate le condizioni della paziente ricoverata nel reparto di Malattie infettive". La donna, turista bergamasca risultata positiva ai test per Coronavirus, "è senza febbre e in buone condizioni generali".

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