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Cronaca

Musumeci: "Zona rossa unico rimedio, pronto a chiudere di nuovo le scuole"

Il presidente della Regione ha spiegato che tra due settimane si faranno delle verifiche e se i dati sul contagio non caleranno "adotteremo ulteriori misure di restrizione"

"La zona rossa era l'unico rimedio possibile", così ha spiegato stamattina il presidente della Regione, Nello Musumeci, durante una conferenza stampa al PalaRegione di Catania, aggiungendo che se fra due settimane i dati sul contagio dovessero essere ancora allarmanti "adotteremo ulteriori misure di restrizione e prorogheremo la zona rossa". Tra queste misure non ha escluso neppure di chiudere di nuovo le scuole primarie e le prime classi della media.

Alla conferenza erano presenti anche il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e quello all'Istruzione, Roberto Lagalla. Musumeci, come riporta l'agenzia Dire, ha chiarito che l'ordinanza che recepisce il Dpcm nazionale istituendo la zona rossa in Sicilia "non è stata una scelta dettata da spinte emotive. Temevamo che il governo non condividesse la nostra esigenza e invece il ministro Roberto Speranza alla fine si è reso conto che dichiarare tutta la Sicilia zona rossa era l'unico rimedio possibile".  Musumeci ha pure ringraziato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte "per la sensibilità dimostrata per questa nostra esplicita richiesta".

L'ordinanza 10 del 16 gennaio

Perchè zona rossa

Governatore e assessori hanno chiarito che la zona rossa "è stata chiesta sulla base dei dati relativi alla costante e graduale crescita dei contagi: un indice Rt regionale che nel suo punto massimo segnava già 1,25 e i 2000 nuovi positivi al giorno hanno fatto valutare al Comitato tecnico scientifico e all’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla Salute l’opportunità di anticipare di una settimana quello che quasi certamente si sarebbe verificato fra sette giorni". Anche i dati di contact tracing hanno suggerito l’adozione del provvedimento, "posto che in genere la media regionale è oltre la soglia dei 50 positivi su 100mila abitanti e in molti casi addirittura sopra i 250/100mila (400/100mila a Messina").  

I controlli

Il presidente della Regione ha rivolto un appello a prefetti e sindaci per intensificare i controlli. "E' chiaro che possiamo adottare tutte le ordinanze del mondo, ma se non vengono osservate, se nessuno controlla e nessuno sanziona non otterremo alcun risultato", ha detto Musumeci.

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Il futuro

Bisognerà vedere se le misure daranno i frutti sperati, in un momento in cui la Sicilia è tra le regioni con il numero di contagi da Covid più elevati in Italia. "Alla fine delle due settimane - ha detto infatti il presidente della Regione - faremo i conti e se i risultati non dovessero essere soddisfacenti adotteremo ulteriori misure di restrizione e prorogheremo la zona rossa. Chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media e nessuno potrà impedircelo. Allo stato non sono le scuole il focolaio, ma se il dato sui contagi non calerà tutto quello che sarà necessario sarà fatto".

I vaccini

Musumeci si è soffermato anche sulla campagna di vaccinazione anti-Covid, anche alla luce delle difficoltà di approvvigionamento del vaccino Pfizer rese note ieri dal commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri: "Siamo una delle regioni che meglio hanno fatto i propri compiti: le notizie che arrivano dall'estero non sono confortanti ma per quanto riguarda questa prima fase di vaccinazione abbiamo già esaurito le dosi e messo da parte quelle per il richiamo. Vedremo cosa dirà Roma, noi intanto non ci stiamo fermando". 

"Dispiace - ha sottolineato Razza  -che abbiamo dovuto quasi sospendere la campagna vaccinale in alcune province della Sicilia per garantire i richiami. Siamo partiti con grande sprint e poi abbiamo fatto magazzino, in maniera prudenziale, per i richiamo. Nelle scorse ore ho dovuto dare indicazione di sospendere le attività, dove il magazzino non era adeguato, fino a quando non ci sarà chiarezza dal commissario Arcuri perchè non possiamo permetterci di non avere le dosi di richiamo". L'auspicio di Razza "è che nei tempi più rapidi l'Ema voglia liberare altri vaccini. Trovo assurdo che ci siano vaccini utilizzati anche in altri paesi dell'occidente e che in Europa non vengano ancora consentiti, forse e' il caso che in sede comunitaria ci si dia una mossa dal punto di vista delle autorizzazioni".

L'accordo Stato-Regione

Il presidente della Regione, su tutt'altro fronte, ha parlato anche dell'accordo tra Stato e Regione sul ripianamento del disavanzo di un miliardo e 749 milioni di euro in dieci anni. "All'inizio della nostra esperienza di governo, nel Rendiconto 2018, è emerso un disavanzo di quasi due miliardi di euro, nato da quasi un trentennio di allegra gestione di risorse pubbliche e disordine contabile". E ha aggiunto: "L'intesa ci chiama a compiere ulteriori sacrifici e rappresenta un'opportunità ma anche un'amarezza: da un lato, infatti, riusciamo a mettere in ordine i conti della Regione, dall'altro paghiamo per responsabilità non nostre". Grazie all'accordo, secondo Musumeci che ha citato Piersanti Mattarella, il presidente della Regione ucciso dalla mafia, "potremo finalmente consentire alla Regione Siciliana di essere 'una Regione con le carte in regola'".

“Dalla fine del 2019 a oggi –ha aggiunto Armao - abbiamo spinto per spalmare il disavanzo risultante dal rendiconto 2018 in dieci anni anziché in tre anni. Il negoziato col ministero dell’Economia ci ha consegnato risultati importanti: 740 milioni di minori entrate a causa del Covid che saranno interamente ricoperte dallo Stato, 13 milioni di differimento delle rate di muto come ottenuto da altre regioni, la possibilità di “liberare” 421 milioni di cui disporre nel bilancio 2021 e affrontare in serenità quest’anno. Complessivamente, il nuovo accordo costituisce una manovra che vale 2.161 milioni di euro, composta da una progressiva riduzione di spesa sino al 2029 che va nella direzione già intrapresa dal governo Musumeci e da investimenti. In più Abbiamo ottenuto una franchigia del 10% sugli obiettivi di riduzione di spesa accorpati per gruppi, cosa che ci lascia ambiti di manovra”.

Articolo aggiornato il 16 gennaio 2021 alle ore 14.40

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