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Coronavirus, Musumeci parla con Conte: supermercati ancora chiusi la domenica

Nel corso di una videoconferenza con il premier il governatore ha chiesto maggiori controlli delle forze dell'ordine nei centri abitati e la definizione dell'intesa Stato-Regione in materia finanziaria

Maggiori controlli delle forze dell'ordine nei centri abitati e definizione dell'intesa Stato-Regione in materia finanziaria. Li ha chiesti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel corso di una video-conferenza con il premier Giuseppe Conte e gli altri governatori.

Musumeci - in collegamento da Palazzo Orleans insieme con gli assessori all'Economia e alla Salute, Gaetano Armao e Ruggero Razza - ha sottolineato al presidente del Consiglio la necessità di un confronto preventivo con il ministro dell'Economia "per poter definire la legge di Bilancio regionale, adottando, in questo particolare momento, alcune misure di carattere economico essenziali". Dagli uffici della Regione spiegano che Conte "ha assicurato il suo intervento sui ministri Gualtieri e Lamorgese".

Nella nuova ordinanza adottata dalla Regione intanto è stata prorogata la chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, "fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole. Nelle rivendite di tabacchi è vietato l'uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco. Nei mezzi di trasporto pubblico urbano è consentito l'accesso ai passeggeri nella misura massima del 40% dei posti omologati e, comunque, garantendo il rispetto della distanza minima di un metro tra gli stessi. Lo spazio riservato al conducente del mezzo deve essere opprtunamente delimitato".

Leggi qui la nuova ordinanza regionale

Proprio negli scorsi giorni Musumeci aveva telefonato ai nove prefetti della Sicilia "per invitarli a intensificare la presenza delle forze dell'ordine nelle città e nei centri urbani". Il governatore ha auspicato "sanzioni gravissime" nei confronti di chi "è in giro senza avere una motivazione giustificabile". "Sono molto preoccupato dall'atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud e della Sicilia negli ultimi giorni - aveva detto il governatore -. Finora abbiamo osservato le norme e ora c'è una sorta di 'liberi tutti', c'è la errata consapevolezza che il peggio sia passato e che quindi, con il fatalismo tipico di noi meridionali, ci possiamo concedere la passeggiata. Chi fa questo è un irresponsabile. Dobbiamo fare ancora qualche settimana di sacrificio se il picco deve arrivare dobbiamo evitarlo, altrimenti vanifichiamo gli sforzi incredibili di tantissime famiglie che non possono più fare la spesa e che hanno spento persino il frigo perché non hanno più nulla da conservare".

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