Misilmeri, i casi di Covid salgono a sei: il sindaco chiude scuole e ville comunali
Fino a domenica niente lezioni in presenza e limiti per gli esercizi commerciali. Il sindaco Rosalia Stadarelli sceglie la via della prudenza: "Questo tempo serve all'Asp per effettuare i controlli su decine e decine di persone che sono entrate in contatto con i positivi"
Aumentano i casi di Coronavirus in provincia di Palermo. A Misilmeri i positivi adesso sono sei, ma si attende l'esito di altri tamponi. Per questo motivo, in via precauzionale, il sindaco Rosalia Stadarelli sceglie la via della prudenza: fino a domenica scuole chiuse e limiti per gli esercizi commerciali. Una linea dura, così come fatto nei giorni scorsi a Corleone dove il primo cittadino ha deciso un mini lockdown.
"Non è un periodo lungo - ha spiegato Stadarelli nel corso di una diretta Facebook - ma un 'reset'. Ci servono questi giorni per consentire all'Asp di effettuare i controlli sulle persone monitorate. Tra i casi accertati ci sono persone che si sono incontrate con troppa gente e quindi l'Azienda sanitaria deve avere il tempo di monitorare decine e decine di soggetti".
L'ordinanza prevede "la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale" e i dirigenti scolastici sono invitati "a porre in essere le idonee iniziative finalizzate a garantire la continuità scolastica".
Sale giochi, sale scommesse e locali assimilati, ma anche palestre, impianti sportivi e scuole di ballo dovranno chiudere alle 22. Viene sospeso il mercato settimanale. Lo stesso provvedimento prevede la "chiusura e il divieto di accesso ai parchi gioco comunali" e "la chiusura di circoli e associazioni ricreative e musicali". Sospese anche "tutte le manifestazioni pubbliche di carattere culturale, convegnistico e artistico".
"I titolari di attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, pizzerie e gelaterie) - chiarisce il sindaco - possono proseguire l'attività anche oltre le 22 ma solo se la clientela è seduta al tavolo e secondo la normativa vigente e le linee guida anticovid. Qualora non sia possibile il servizio ai tavoli in sicurezza, si può effettuare il servizio di consegna a domicilio e l'attività di asporto solamente per i cibi cotti. Vietato invece l'asporto delle bevande".