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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Covid, medico positivo dopo vaccino a Palermo: "Lo rifarei, forse virus era in incubazione"

La vicenda di Antonella Franco. Aveva ricevuto il 28 dicembre la prima iniezione: gli esperti spiegano perché è possibile contagiarsi e quanto bisogna attendere per avere l'immunità

La direttrice del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Umberto I di Siracusa Antonella Franco è risultata positiva al coronavirus dopo aver ricevuto il 28 dicembre a Palermo la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech. "Sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l'unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l'avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile", ha detto lei ieri, ricoverata attualmente nel suo stesso reparto. E avendo l’Asp organizzato un bus per la trasferta da Siracusa a Palermo, il rischio è che anche gli altri primi vaccinati aretusei possano essere stati esposti al virus. Ma perché è possibile essere contagiati dopo aver ricevuto una sola dose del vaccino?

Perché il contagio dopo una sola iniezione del vaccino è possibile

"La protezione immunitaria è completa solo dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid-19", ha spiegato ieri il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli."Negli articoli scientifici  è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. E lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati".

Il sospetto, inoltre, è che la dottoressa, tra le prime in Sicilia a ricevere il vaccino, potesse già avere in incubazione l'infezione da asintomatica. La dottoressa Franco fa parte del gruppo di operatori sanitari in prima linea nella lotta al Coronavirus. E per il suo ruolo il dirigente medico è stata sottoposta al controllo con il tampone continuamente ed è stata scelta per le prime somministrazioni.

La piena efficacia (95%) si raggiunge a una settimana di distanza dalla seconda dose, che va fatta dopo tre settimane dalla prima. Antonella Franco ha detto di essersi sottoposta diverse volte al tampone prima di vaccinarsi, risultando sempre negativa, quindi è probabile che si trovasse nella fase di incubazione o che si fosse contagiata molto recentemente.

"I dati relativi al vaccino Pfizer stimano un’efficacia del 52% dopo la prima dose, che va aumentando nel tempo, fino a superare l’80% a distanza di dieci giorni — spiega oggi al Corriere della Sera Stefania Salmaso dell’Associazione italiana di epidemiologia, già a capo del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di Sanità —. Con la seconda somministrazione l’efficacia prevista è intorno al 95%. Per questo motivo un’infezione identificata a distanza di sei giorni dalla prima dose non è un fallimento, né un caso di inefficacia vaccinale". 

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