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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via Marche

"Non sei vaccinato? Qui non entri": titolare di un'enoteca minacciata di morte dai no vax

Cinzia Orabona, la titolare di "Prospero" di via Marche, sulla porta del suo locale ha affisso un avviso con cui ha invitato a entrare solo i clienti immunizzati. Tanti consensi ma anche insulti e veleni sui social

"Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit. Da oggi No Vax, No drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l'avvenuta vaccinazione. (anche la prima dose va bene)". Cinzia Orabona, la titolare dell'enoteca letteraria "Prospero" di via Marche, sulla porta del suo locale ha affisso un avviso con cui ha invitato a entrare solo i clienti vaccinati. "Sappiate che per questo ho deciso che da Prospero potrà venire solo chi è vaccinato. Non si gioca così con la salute e con il lavoro degli altri", c'è scritto. Stoppando così chi non si è ancora immunizzato. Lo stesso messaggio lo ha scritto sulla pagina Facebook del locale. Una decisione che ha scatenato numerosi consensi ma anche diverse polemiche. Addirittura anche minacce di morte.

Così l'imprenditrice ha già denunciato gli autori dei post pubblicati su Facebook che si sono spinti decisamente oltre con le offese. C'è chi - oltre ad averle augurato la morte - spera nel fallimento del locale. Lei però non arretra di un millimetro: "Avete paragonato le vaccinazioni all'Olocausto. Mi avete dato della fascista e della razzista. Avete mostrato la violenza tipica dei leoni da tastiera. Non conosco una sola persona che giura e spergiura di non tornare mai più da Prospero. Accetto critiche ma non insulti. Accetto discussioni civili ma non minacce".

Dopo qualche ora arriva la solidarietà del sindaco. "Sono vicino all'imprenditrice Cinzia Orabona - afferma Leoluca Orlando - vittima di violenti attacchi e minacce di morte da parte di alcuni no vax per avere consentito l'ingresso nel suo locale solo a chi è vaccinato. A lei va la mia solidarietà. Anche alla luce di questi deplorevoli episodi, torno a chiedere al governo nazionale indicazioni chiare e precise. Per coniugare la difesa del diritto alla salute alla tutela e al rispetto della libertà d'impresa".

Massima solidarietà allla commerciante viene espressa anche da Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo. "Non è accettabile - dice - questa forma di becera violenza che sfocia addirittura in minacce di morte che testimoniano l’ignoranza culturale di chi pensa di condizionare la libertà di iniziativa imprenditoriale. La campagna 'No vax no drink', con cui la donna ha voluto rilanciare la necessità di difendere la salute dei propri clienti, dei propri dipendenti e l’esigenza collettiva di raggiungere quanto prima l’immunità di gregge, a difesa di tutti, è più che condivisibile e va nella direzione tracciata anche da Confcommercio Palermo con la campagna 'No vaccini no (ri)parti' che punta alla sensibilizzazione dei nostri imprenditori, dei dipendenti e anche dei clienti a sottoporsi a immunizzazione per scongiurare il pericolo di una nuova ondata di ricoveri. Chi la pensa diversamente non ha il diritto di imporre le proprie idee che, per la verità, riteniamo non adeguatamente informate e responsabili. Tutte le forme di violenza, anche quelle verbali, vanno censurate con fermezza”.

Patrizia Di Dio, insieme ad Antonio Cottone, presidente di Fipe Confcommercio Palermo, andrà personalmente all’enoteca Prospero per incontrare l’imprenditrice e manifestarle solidarietà e vicinanza anche di presenza.

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