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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Dalle luci a led ai pannelli protettivi: impresa palermitana si reinventa per il Covid-19

Non solo camici "firmati" Armani e mascherine di Zara. La storia della start up Smart Lite, che cambia pelle per sopravvivere all'epidemia. E guarda anche al sociale destinando parte del ricavato ai pazienti oncologici

Non solo camici "firmati" Armani, mascherine di Zara e gel disinfettanti prodotti negli stabilimenti di Dior e Nivea. Anche a Palermo le piccole aziende convertono la produzione rispondendo all'emergenza Coronavirus. La pandemia ha stravolto anche gli equilibri dei mercati e la palermitana Smart Lite Srls, che ha il core business nell'illuminazione a led ma si occupa anche di antitaccheggio e sicurezza, si reinventa dedicando una linea di produzione a pannelli protettivi trasparenti da mettere a disposizione di farmacie, studi medici e attività essenziali.

"Siamo una giovane (e piccola) start up nata circa due anni fa (con il mio socio Andrea Piazza) dall'esperienza maturata nel settore dei servizi alle imprese - racconta l'amministratore unico Claudio Terzo - . Già dai primi di marzo, quando era chiaro che il fenomeno Covid-19 ci avrebbe riguardato da vicino, abbiamo cominciato ad avvertire tra clienti e partner un forte clima di incertezza, clima che nell'arco di pochi giorni ha avuto l'epilogo che tutti conosciamo. Abbiamo subito pensato di metterci al servizio dell'emergenza, consapevoli che ogni tassello del puzzle, ogni elemento della catena produttiva, può essere essenziale, e che alle imprese per prime spetta il compito di rimboccarsi le maniche facendosi trovare pronte. Abbiamo così cominciato a raccogliere il feedback di clienti e fornitori, scoprendo da subito che accanto alla cronica carenza dei cd. dispositivi di protezione individuale, quello che mancava era la disponibilità di efficaci strumenti di tutela collettiva per le attività che dovevano comunque garantire continuità nell'erogazione dei servizi".

Da qui l'idea di contattare un partner specializzato nella lavorazione del plexiglass e destinare una linea di produzione a pannelli protettivi trasparenti che si montano in pochi secondi, sono autoportanti e sanificabili.

"In poche ore - spiega Terzo - siamo riusciti a distribuirne svariate decine, registrando una gratitudine straordinaria da parte degli operatori a cui mettevamo a disposizione lo strumento. Tra l'altro la nostra società è founding partner dell'associazione di volontariato senza scopo di lucro Adesso Odv, e parte del ricavato dei dispositivi di protezione sarà destinato ad attività svolte a favore dei pazienti oncologici, altra categoria messa particolarmente in difficoltà dallo scenario attuale".

L'azienda punta anche alla realizzazione di un nuovo dispositivo di protezione: "un visore in plexiglass  anticipa Terzo - destinato non solo agli operatori sanitari ma anche alle tante realtà produttive che ancora operano, e che necessitano di fornire agli operai le tutele adeguate. Abbiamo già realizzato il primo prototipo, e speriamo di poterlo avviare la produzione a breve".

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