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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Orlando contro la Regione: "Da 7 mesi aspettiamo i dati divisi per Comune"

Anche se non viene citato, il sindaco si rivolge all'assessore Razza, che lo scorso 6 ottobre in commissione Sanità all'Ars aveva garantito i numeri scorporati. "Manca la collaborazione fra istituzioni, senza informazioni s'alimenta confusione"

"A sette mesi dall'inizio della pandemia e nonostante le ripetute richieste, e a due settimane dall’impegno assunto in commissione Sanità dell'Ars che tutti i sindaci avrebbero ricevuto i dati epidemiologici sulle proprie città, non è stata trasmessa al Comune alcuna informativa sul numero di casi positivi né sugli ospedalizzati né sullo stato di occupazione dei posti letto".

Lo denuncia il sindaco, Leoluca Orlando, che chiama in causa la Regione. Anche se non viene citato esplicitamente, Orlando si rivolge all'assessore alla Salute Ruggero Razza. L'esponente del governo Musumeci, lo scorso 6 ottobre, in commissione Sanità dell'Ars, aveva garantito che i sindaci avrebbero ricevuto i dati sull'epidemia da Coronavirus scorporati Comune per Comune.

Un punto, questo, su cui PalermoToday ha battuto parecchio in questi mesi, chiedendosi più volte perché il Comune non sia riuscito finora a fornire alla cittadinanza un quadro della situazione; mentre in una metropoli come Roma vengono resi noti perfino i dati relativi alle singole municipalità. 

A fornire i numeri della pandemia dovrebbe essere l'Asp, alla quale Razza avrebbe inoltrato una specifica richiesta avanzata in una lettera formale dal sindaco Orlando. Malgrado tutti i passaggi istituzionali, però, il Comune - ancora oggi - non è riuscito ad ottenere i dati. Che continuano ad essere diffusi in forma aggregata: ovvero per provincia. Una situazione che, spiega Orlando, "oltre a determinare una difficoltà oggettiva per i sindaci ad operare nel proprio ruolo di autorità sanitarie locali, contribuisce a creare incertezze e confusione fra i cittadini e ad alimentare un clima di disinformazione o di informazione parziale o erronea". 

"E' inoltre un elemento - conclude il sindaco - che rende difficile la necessaria collaborazione fra le istituzioni, lì dove fino ad ora vi è stato in generale l'intento di agire in sinergia fra Comuni ed autorità sanitarie in questo difficile periodo".

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