Covid, Confimprese contro lo stop dei mercatini: "Ordinanza basata sul niente"
Dura presa di posizione contro la sospensione delle attività disposta dal sindaco per la settima circoscrizione. Il presidente provinciale Giovanni Felice: "Noi svolgeremo le attività dalle 15 alle 19". Chiesta la verifica dei dati sull'andamento dei contagi
Un'ordinanza "basata sul niente e che crea danni forse irreparabili a una categoria che, alla pari di tante altre, è allo stremo". Il presidente di Confimprese Giovanni Felice parla così del provvedimento voluto dal sindaco Leoluca Orlando che ha sospeso i mercatini della settima circoscrizione. Felice ne chiede la revoca e annuncia: "Noi, rispettando la pur ingiusta ordinanza che blocca il mercato 7 alle 14 svolgeremo i mercati dalle 15 alle 19".
Confimprese Palermo ha inviato una nota al sindaco, al prefetto, al questore e alla Procura "affinché si verifichi l’utilizzo e la veridicità dei dati sui contagi" e per lunedi prossimo è inoltre prevista una manifestazione in piazza Pretoria alle 16,30.
"I nuovi positivi non diminuiscono": prolungato lo stop dei mercatini rionali
"Come è noto – spiega Giovanni Felice – le ordinanze di chiusura del sindaco sono avvenute per espressa richiesta della Asp. Qualche dubbio sulla coerenza dell’Asp, proprio leggendo i dati mi viene. La prima ordinanza datata 10 marzo è emanata in un momento in cui, dalle rilevazioni pubblicate dalla protezione civile il 2 marzo, il rapporto tra contagiati e residenti a Palermo era di 17,37 contagiati ogni mille abitanti, con un dato inferiore rispetto ai 17,44 contagiati ogni mille abitanti del 4 febbraio superiore ai 16,26 contagiati per mille abitanti del 20 febbraio, e che quindi in maniera costante viaggiava tra i 16 e i 17,5 contagi per mille abitanti. L’ordinanza del 17 marzo che ha prorogato per la prima volta il provvedimento - continua - ci è sembrata spropositata anche alla luce del fatto che i dati, artatamente o perché inesistenti, non venivano fuori. Da domenica 21 marzo sono stati resi noti i dati di Palermo città, per singola circoscrizione, per singoli Comuni. La pubblicazione di questi dati è stata oggetto di polemiche e di 'paciate', ma nessuno, anche perché rappresenterebbe un fatto gravissimo, li ritiene falsi. Con grande sorpresa di tutti emerge che il valore del numero di contagi medio per mille abitanti non è oltre le 17 unità ma è pari a 4,2 è che il dato peggiore, quello della settima circoscrizione è di 6,7 contagiati per mille abitanti. A questo punto mi chiedo, come mai con una media oltre i 17 contagiati per mille abitanti non è stato preso alcun provvedimento, e perché adesso con 6,7 contagiati su 1000 devono chiudersi i mercati? E perché solo i mercatini rionali e sono escluse dal provvedimento, nella stessa area, strutture e pezzi di territorio aventi analoghe caratteristiche? A questo punto – insiste Giovanni Felice - c’è stata una colpevole omissione prima o c’è un 'eccesso di attenzione' mirato esclusivamente a una categoria adesso? E perché si chiede un ulteriore osservazione dei dati per altre due settimane’? considerato che c’è una serie storica abbastanza lunga, c’è la possibilità che questi dati non siano veritieri?".