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Cronaca

In Italia il Covid rallenta, l'indice Rt scende sotto 1: ma Palermo è a rischio zona rossa

Diffusi i dati del monitoraggio dell'Iss, ma l'allarme è tutt'altro che cessato: preoccupano le imminenti festività. L'inchiesta della Procura di Trapani sulla presunta manipolazione dei contagi in Sicilia (che dovrebbe restare arancione) getta pensati ombre sulla credibilità dei rilevamenti. Il capoluogo sorvegliato speciale

L'Italia sembra potere tirare un respiro di sollievo nella lotta al Covid: scende finalmente sotto la soglia d'allarme di 1 il valore dell'indice Rt nazionale che la scorsa settimana era ancora a 1,08. Secondo la bozza della cabina di monitoraggio Iss e ministero della Salute la pandemia è in leggera regressione con indice Rt 0.98. L'allarme però è tutt'altro che cessato. Da un lato perché l'incidenza si attesta ancora a 232 casi ogni 100 mila abitanti contro i 240 della scorsa settimana (ben lontana quindi dalla soglia di sicurezza dei 50 casi per 100 mila abitanti che permetterebbe il tracciamento dei contatti dei positivi), dall'altro per le imminenti festività, motivo per cui saranno in vigore le regole della "zona rossa" lungo tutto lo Stivale. 

L'attenzione è puntata su quello che accadrà dopo il 6 aprile con possibili cambi di colore di alcune regioni. Secondo i valori che i tecnici stanno esaminando, la Sicilia (che ha un rt di 1,08) dovrebbe rimanere arancione. Dovrebbero restare in zona rossa: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Campania, Puglia, Calabria. Arancione invece, oltre alla Sicilia, Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Basilicata e Sardegna. Potrebbero passare dalla zona rossa alla zona arancione dal 13 aprile Trentino, Veneto e Marche. L'ordinanza del ministro Speranza è attesa per oggi.

Ma a preoccupare è il capoluogo. Fino a ieri pomeriggio infatti nella città di Palermo (non quindi nell'intera provincia) l'incidenza settimanale era superiore ai 200 casi ogni 100 mila abitanti. La zona rossa scatta a 250 casi per 100 mila, ma a Palazzo delle Aquile è scattata l'allerta. Tanto che Orlando è tornato a chiedere "dati precisi per circoscrizione" per valutare eventuali provevdimenti. La settimana precedente si viaggiava sui 167 contagi, il 30 196.

Ma l'inchiesta della Procura di Trapani sulla presunta manipolazione dei dati Covid in Sicilia per evitare proprio restrizioni e divieti ha gettato pensati ombre sulla credibilità dei rilevamenti. Nel giorno in cui il caso è esploso poi, la Regione non ha comunicato i dati. Quello successivo ha inviato il report, ma poi ha smentito tutto ammettendo un errore. Un pasticcio che certamente non ha aiutato a recuperare credibilità. Adesso si attendono i numeri, inutile negarlo, con un'ansia in più. Preoccupano poi i singoli territori. Palermo città in particolare. 

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