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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Controllori alle fermate, più mezzi e meno passeggeri: bus e tram pronti alla "fase 2"

Come spiega il presidente dell'Amat, Michele Cimino, il piano non è ancora definito e si aspettano indicazioni dalla Regione sull'eventuale obbligo di indossare mascherine e guanti. "Si salirà solo dalle porte posteriori, potenzieremo tratte con maggiore affluenza, sanificazione al termine di ogni corsa"

Non c’è ancora un piano ben definito perché si aspettano direttive sia dalla Regione che dalla Protezione civile, ma alcuni punti fermi su come sarà il trasporto pubblico nella tanta agognata “fase 2” ci sono già: nessun obbligo per il momento di mascherine e guanti per gli utenti, ingressi soltanto dalle porte posteriori, controllori non tanto su bus e tram quanto alle fermate, per consentire un ingresso scaglionato ed essere certi che a bordo vengano rispettate le necessarie distanze di sicurezza, più mezzi, ma meno passeggeri. Sono questi alcuni dei punti sui quali si sta infatti lavorando, come spiega il presidente dell’Amat, Michele Cimino, che conferma anche lo stanziamento al Comune di 9 milioni e mezzo da parte della Regione, come normale sovvenzione per il trimestre.

I mezzi pubblici potrebbero essere pieni di insidie per i passeggeri a causa della pandemia, avete già un piano preciso su come funzionerà il trasporto nella “fase 2”?
“Stiamo lavorando a 360 gradi e ci sono già stati diversi incontri con dirigenti e sindacati. Stiamo seguendo anche le iniziative che verranno adottate in altre città per capire come garantire il servizio e la sicurezza di utenti e dipendenti”.

Sarà fondamentale garantire le distanze tra gli utenti, come pensate di fare?
“Pensiamo di potenziare il servizio nelle zone a maggiore affluenza per evitare che si creino assembramenti anche alle fermate. Valuteremo a piccoli passi, anche per quanto riguarda i tram, dove l’utenza sarà maggiore in modo da inserire più vetture, visto che per forza di cose la quantità di passeggeri per ogni corsa dovrà essere limitata. Devo dire che in questa fase di blocco, senza traffico, i mezzi sono stati estremamente puntuali, bisognerà vedere quando si ripartirà quale sarà il contesto”.

Una delle ipotesi a livello nazionale è quella che ci sia a bordo di ogni vettura un controllore, sarà così anche a Palermo?
“Stiamo piuttosto pensando di ricorrere ai controllori alle fermate e non tanto sui mezzi. Questo ci permetterebbe non solo di verificare che tutti abbiano il biglietto, ma anche di contingentare gli ingressi in modo che a bordo vengano garantite le necessarie distanze tra i passeggeri. Si potrà peraltro salire soltanto dalle porte posteriori, anche per tutelare gli autisti”.

Michele Cimino amat-2Per quanto riguarda la pulizia e la sanificazione dei mezzi?
“Già adesso al termine di ogni corsa i mezzi vengono sanificati, questo è un aspetto fondamentale per assicurare la sicurezza di tutti”.

L’uso di mascherine e guanti in questo momento non è obbligatorio in Sicilia. E’ previsto che sui mezzi pubblici invece questi dispositivi diventino indispensabili?
“Forniamo ai nostri autisti mascherine e guanti, ma per quanto riguarda l’utenza per ora non ci sono indicazioni in questo senso. La mascherina però sarebbe certamente auspicabile. E’ probabile che queste disposizioni arrivino nella prossima ordinanza della Regione”.

Sono previsti finanziamenti extra per consentire alle aziende di trasporto pubblico di attrezzarsi durante l’emergenza?
“A livello nazionale ci sono alcuni emendamenti in questo senso, si parla di un fondo di circa 600 milioni da distribuire nel Paese. Allo stato noi non abbiamo ricevuto nulla in più. La Regione ha peraltro appena stanziato e girato al Comune i 9 milioni e mezzo di sovvenzione per il trimestre, ma somme ordinarie”.

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