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Cronaca

Virus, in Sicilia calo dei contagi e record di guariti: 39 nuovi casi, -48 attuali positivi

Per la prima volta ci sono più guariti che contagiati. E' quanto emerge dal quadro riepilogativo trasmesso dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale: +3.086 rispetto a ieri i tamponi effettuati (68.251 in tutto). Scende ancora il numero dei pazienti ricoverati

Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza ci sono più guariti (81) che nuovi casi (39): è un trend ancora incoraggiante quello che emerge dal quadro riepilogativo sul Coronavirus nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (sabato 25 aprile). Ciò significa dunque che il numero delle persone attualmente malate scende di 48 unità rispetto a ieri. Non è una Liberazione dal Coronavirus, ma può essere interpretato come un primo segnale incoraggiante in attesa della "Fase 2".

Dall'inizio dei controlli dunque i tamponi effettuati sono stati 68.251 (+3.086 rispetto a ieri), su 64.892 persone: di queste in totale ne sono risultate positive 3.020. Attualmente sono ancora contagiate 2.272, mentre 524 sono guarite e 224 decedute (+6).

Degli attuali malati, 485 pazienti (-8) sono ricoverati - di cui 33 in terapia intensiva (+1) - mentre 1.787 (-40) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

 L'aggiornamento nelle province

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (15, 21, 11); Catania, 670 (107, 195, 78); Enna, 302 (133, 67, 28); Messina, 402 (98, 83, 45); Palermo, 372 (70, 48, 27); Ragusa, 75 (6, 6, 6); Siracusa, 96 (50, 82, 23); Trapani, 110 (6, 20, 5).

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

 
 

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