rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, in Sicilia la curva scende ancora (+34): a Palermo più guariti che contagiati

Dopo Pasqua aumenta il numero dei tamponi validati (1.990). Nell'Isola gli attuali malati salgono di appena 10 unità, 18 sono i guariti e 6 i morti. Quindici persone in meno in ospedale, in 4 escono dalla terapia intensiva. In provincia 2 nuovi positivi e 3 guariti

Appena 34 nuovi casi di Coronavirus su quasi duemila tamponi validati. Dopo la "pausa" pasquale torna a pieno ritmo l'attività dei laboratori siciliani: i test effettuati sono stati precisamente 1.990 e di questi ne sono risultati positivi appena l'1,7%. Insomma la curva in Sicilia continua la sua discesa. Troppo presto per cantare vittoria, of course, ma se gli attuali positivi nelle ultime 24 ore crescono di appena 10 unità e i guariti sono ben 18 allora è realistico pensare che la luce non è lontana. 

Con gli ultimi 1.990 i tamponi effettuati dall'inizio dei controlli sono arrivati a 39.867, e il totale dei contagiati è arrivato a 2.535 (il 6,35%). Attualmente dunque sono ancora contagiate 2.081 persone (+10), mentre 273 sono guarite. Purtroppo ci sono da registrare altri 6 morti, che portano il bilancio a 181. Anche la pressione ospedaliera si allenta. Degli attuali 2.081 positivi infatti 590 pazienti (-15) sono ricoverati - di cui 49 in terapia intensiva (-4) - e 1.491 (+25) sono in isolamento domiciliare.

Virus, in Sicilia meno ricoverati - i grafici

Appena due i casi in più in provincia di Palermo, dove i positivi dall'inizio dell'emergenza sono 393. Ciò significa che nel Palermitano nelle ultime 24 ore ci sono stati più guariti (3) che contagiati. Da registrare però anche un decesso. Attualmente dunque i malati sono 325, contro i 327 di ieri. Un segno "meno" che può far sorridere, ma non per questo far abbassare la guardia e far dimenticare di rispettare le regole: occorre continuare a restare a casa uscendo solo per stretta necessità.

Questo il dettaglio nelle varie province: Agrigento, 128 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Palermo, 325 (71, 44, 24); Caltanissetta, 116 (17, 11, 10); Catania, 595 (124, 65, 65); Enna, 294 (176, 24, 22); Messina, 366 (132, 46, 37); Ragusa, 59 (6, 4, 5); Siracusa, 86 (56, 60, 12); Trapani, 112 (8, 17, 5). Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (mercoledì 15 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus.

I Nas indagano sul focolaio a Villa Maria Eleonora

La Regione avvia i test sierologici

Uno screening epidemiologico attraverso i test sul sangue per contrastare il contagio da Coronavirus. E’ quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un’azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid-19 nell’Isola. L’obiettivo del governo Musumeci è quello di monitorare l’andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie. I test sierologici, ritenuti complementari al tampone verranno condotti su precise categorie: sul personale sanitario si effettueranno i test sierologici quantitativi. Mentre per le persone che popolano le Rsa, le Cta, le case di riposo, ad esempio, si procederà con i test sierologici qualitativi cioè con le card.

(Curva contagi giornalieri by Sicily Tech)

Andamento contagi giornalieri-2

Oasi di Troina, c'è la quinta vittima

Sale a cinque il numero delle vittime del coronavirus all'Oasi di Troina. Si tratta del primo operatore della struttura, una volontaria storica, Carmela Interbartolo, suora laica ottantenne che viveva nella struttura e da decenni era al fianco dei pazienti dell’Oasi. La donna era stata ricoverata al Covid Hospital dell’Umberto I di Enna. Le vittime del focolaio divampato all’interno della struttura di ricovero e cura per disabili psichici, erano state fino a questo momento 4 degenti con problemi di ritardo.

La procura di Enna ha già aperto contro ignoti il fascicolo per le ipotesi di omicidio colposo ed epidemia colposa riguardo alla diffusione del virus nell’Oasi. La squadra di polizia giudiziaria, delegata dal procuratore Massimo Palmieri, ha depositato l’informativa sulla vicenda del contagio che ha colpito oltre cento ospiti dell’Irccs disabili mentali e 60 dipendenti tra medici, infermieri, ausiliari e personale amministrativo.

Come leggere i numeri

I numeri vanno letti e interpretati, se si vuole davvero capire come evolve, in positivo o in negativo, un'epidemia. E si rischia di incorrere in particolare in un equivoco, che va spiegato. Quali sono i numeri che vanno analizzati per capire "come sta andando"? Sono prevalentemente due: i decessi, che sono il dato purtroppo più attuale e più correlabile quindi all'andamento della curva epidemica giorno dopo giorno. E poi il numero di casi totali, perché come detto è solo quello che dà conto di aumenti o diminuzioni nei contagi.

Ovviamente è molto importante per tutti anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se ad esempio domani ci fossero 300 nuovi casi e guarissero tutti all'istante, facendo un'ipotesi estrema, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 300 casi.

Ecco perché il dato che più trae in inganno è quello degli "attualmente positivi". Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo del "paniere" dei malati totali di Coronavirus a cui via via vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché si crea l'equivoco: se aumentano guariti e deceduti è inevitabile che calino gli "attualmente positivi", il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, in Sicilia la curva scende ancora (+34): a Palermo più guariti che contagiati

PalermoToday è in caricamento