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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Gli avvocati al processo Fragalà: "Siano riconosciuti la nostra funzione ed il nostro ruolo"

Una lettera aperta scritta dal penalista Enrico Sanseverino a nome della categoria, delusa dalla scarsa attenzione da parte del governo nazionale. Un'occasione anche per rivolgere un pensiero a tutte le vittime del Covid-19 e a medici ed infermieri che stanno combattendo fino allo stremo l'epidemia

Ribadire la funzione sociale ed il ruolo costituzionalmente assegnato agli avvocati, ma anche l’occasione per rivolgere un pensiero alle migliaia di vittime del Covid-19 e ai medici che stanno lottando disperatamente contro l’epidemia. E’ questo il fulcro di un documento che l’avvocato Enrico Sanseverino ha pensato di scrivere e di rendere pubblico a nome della sua categoria in vista dell’udienza decisiva di questa mattina nel processo per l’omicidio dell’avvocato Enzo Fragalà. Il presidente della prima sezione della Corte d’Assise, Sergio Gulotta, non ne ha però permesso la lettura e neppure ha acconsentito di allegare la lettera aperta al verbale di udienza. Ecco il testo:

“Signor presidente, signori della Corte,
noi Avvocati siamo presenti oggi in aula, insieme a voi, ai rappresentanti dell’ufficio della Procura, al cancelliere di udienza, alle forze dell’ordine, per l’alto senso di responsabilità che le nostre come le vostre toghe ci impongono, nella consapevolezza, a volte colpevolmente dimenticata, di assolvere ad un delicato servizio pubblico necessario qual è quello di assicurare il corretto funzionamento della giustizia e di garantire le libertà individuali di quanti a noi si affidano, per garantire gli interessi delle vittime del reato, libertà ed interessi che, al pari del diritto alla salute uno Stato autenticamente democratico deve sapere assicurare. Siamo qui dopo che, tra annunci ed auspicati provvedimenti, ci è stato assegnato un numero nella ‘hit parade’ delle attività produttive e non di quelle costituzionalmente necessarie ed indispensabili. In questo momento, però, il pensiero di noi tutti deve andare, soprattutto, alle migliaia di connazionali vittime di questo mostruoso virus, a quanti lottano disperatamente per continuare a vivere, a tutti quegli eroi in camice che con immensi sacrifici, al limite di ogni umana forza, assolvono al loro dovere per garantire che quella speranza di vita si realizzi. Noi Avvocati non solo pretendiamo di trovare un riconoscimento costituzionale al nostro impegno, ma nella nostra Costituzione ci riconosciamo, negli onori e anche negli oneri che quel riconoscimento comporta. Presidente, chiediamo che questo documento venga allegato al verbale di udienza, ma le chiediamo prima di ritirarsi in camera di consiglio di consentire a tutti noi un minuto di raccoglimento in memoria di tutte le vittime, un minuto di preghiera per tutti i medici, gli infermieri, il personale ausiliario, impegnati sulla frontiera che separa la vita dalla morte”.

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