Dai laboratori del Cnr di Palermo un'app per monitorare i pazienti con Covid-19

Arriva da Palermo un'app in grado di monitorare in remoto i pazienti con Covid-19. Si chiama Tolepatì ed è stata messa a punto da pneumologi e pediatri dell'Istituto per la Ricerca e l'Innovazione Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irib) della sede locale, insieme aGiovanni Pioggia del Cnr-Irib della sede di Messina e con il supporto dell'azienda Medilink. All’interno del Cnr-Irib è presente, infatti, un’area medica di pneumologia in cui operano medici con competenze avanzate in questo settore. 

"L’idea nasce dalla necessità di superare i limiti legati al monitoraggio confinato all’uso di un numero telefonico, nella gestione di una crisi sanitaria come quella che stiamo vivendo in questi giorni - spiega Elisabetta Pace, pneumologo e ricercatore presso Cnr-Irib di Palermo - Attraverso un’App possiamo effettuare valutazioni continue di parametri fisiologici che incrociano le valutazioni soggettive dei pazienti, permettendo una valutazione clinica più accurata e  tempestiva. Inoltre, l’App avrà una fondamentale valenza anche in fase di dimissione, per cogliere i probabili rimbalzi che la malattia può comportare e che possono sfuggire dalla valutazione del paziente”. 

L’App Tolepsatì è una piattaforma digitale per il monitoraggio clinico dei soggetti affetti da Covid-19 o a rischio di manifestare gli effetti del virus. Il sistema intercetta lo stato di salute e le potenziali situazioni di crisi, come la dispnea, acquisendo dati raccolti dal paziente con dispositivi medici per la misurazione della saturazione dell’ossigeno, della frequenza cardiaca e temperatura corporea, “L’App ha un’interfaccia molto intuitiva e accattivante adattabile a qualsiasi smartphone, e  razie dei valori di soglia pre-impostati può inviare Alert che avvisano il personale medico di una criticità fisiologica in corso ed è pensato per essere usato dal personale sanitario al fine di procedere ad interventi e ricoveri più mirati e tempestivi”; sottolinea Giovanni Pioggia, ricercatore presso Cnr-Irib. Inoltre, precisa Giuseppe Insalaco, pneumologo e ricercatore presso Cnr-Irib di Palermo: “L’utilizzo di questo strumento e del servizio collegato contribuirà a migliorare la  orveglianza domiciliare dei soggetti sintomatici o positivi al tampone oltre a contribuire alla riduzione degli accessi presso le strutture sanitarie contribuendo anche alla riduzione del rischio di ulteriori contagi. Lo sviluppo di questo tipo di strumenti rappresenta un primo ed immediato segno tangibile dell’attenzione che il Cnr-Irib e i suoi ricercatori hanno verso la salute pubblica”.