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Cronaca

Controlli estivi della Finanza, oltre il 50% non emette scontrino

Sono stati oltre 1.400 le attività commerciali finite nel mirino delle fiamme gialle in tutte le località costiere e balneari della provincia. Smascherato un lido completamente in nero. Scoperti anche 173 lavoratori irregolari

Oltre la metà dei commercianti palermitani e del litorale controllati dalla guardia di finanza nel periodo estivo non emette lo scontrino. E' quanto emerso dai controlli eseguiti dalle fiamme gialle guidate dal generale Stefano Screpanti. Sono state 1.262 le attività commerciali controllate per la verifica del rispetto degli obblighi fiscali di certificazione degli incassi, altre 76 per la normativa in materia di assunzione di manodopera e altre 22 per la verifica delle merce posta in vendita.

E' il bilancio dell'intensificazione dell'attività di controllo contro evasione fiscale, lavoro nero e contraffazione avviata nel corso della stagione estiva (dal 1° luglio al 16 settembre) dai reparti dipendenti dal comando provinciale della guardia di finanza di Palermo in tutte le località costiere e balneari della provincia, fra cui Mondello, Sferracavallo, Cinisi, Aspra, Isola delle femmine, Terrasini, Balestrate, Cefalù. Sono stati 655 gli operatori verbalizzati dai finanzieri per aver omesso di rilasciare alla clientela scontrini e ricevute, con una percentuale di circa il 52 per cento sul totale dei controllati; 118 quelli che avevano omesso del tutto di installare il misuratore fiscale.

Su 129 controlli presso stabilimenti e lidi balneari, in 99 casi (76%) è stata constatata la mancata consegna dello scontrino previsto per l'uso di ombrelloni, sdraie e lettini. In tale ambito, è stato poi scoperto uno stabilimento balneare che, pur svolgendo di fatto questa attività, era mascherato da società sportiva dilettantistica senza fini di lucro allo scopo di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per questo genere di società. I finanzieri hanno rilevato che presso lo stabilimento non veniva svolta alcuna particolare attività sportiva e che la struttura veniva utilizzata in tutto per tutto per la balneazione e per la fruizione dei servizi accessori. Poi, nonostante lo società beneficiasse indebitamente di agevolazioni fiscali per i proventi guadagnati, gran parte di questi non erano affari è stato ricostruito attraverso indagini finanziarie ed esame della documentazione bancaria. Un milione e mezzo i proventi in tal modo sottratti a tassazione dalla società e 160 mila euro l'iva evasa a partire dal 2007 ad oggi, il tutto segnalato all'Agenzia delle Entrate per il concreto recupero delle imposte non pagate.

Sono stati inoltre verbalizzati per non aver rilasciato lo scontrino ai clienti, 79 bar su 202 controllati (39%), così come 61 pizzerie e ristoranti (di cui 9 senza alcun strumento di misurazione fiscale) su 156 (39%), 56 (di cui 7 senza misuratore fiscale) su 64 esercizi di vendita di prodotti alimentari (87%), 5 su 7 parrucchieri e barbieri (71%), mentre per le altre attività controllate la percentuale si è attestata al 35%; verbalizzati anche 55 ambulanti su 79 controllati, (69%) in quanto completamente abusivi e privi del misuratore fiscale e 5 gestori di parcheggi su 8 controllati (62%).

Dal controllo su altre 76 attività per il contrasto al lavoro sommerso, sono poi stati scoperti 173 lavoratori completamente in nero, di cui 10 stabilimenti balneari, 42 in bar e pub, 61 in ristoranti e pizzerie, 5 in negozi di alimentari, 20 in discoteche e locali da ballo, 35 in altre attività. 22 i sequestri di merce contraffatta operati lungo i litorali nei riguardi di venditori ambulanti, molti dei quali abusivi, per un complesso di circa 7 mila prodotti contraffatti sottoposti a sequestro, fra borse, capi di abbigliamento e accessori, occhiali e dvd.

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