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Cronaca Partanna-Mondello / Via Basilea

"Troppi clienti non soci e lavoratori in nero", controllo della polizia al Circoletto: scatta la multa

Gli agenti - insieme alla polizia municipale, al personale Asp e all'Ispettorato del Lavoro - hanno riscontrato diverse irregolarità nel circolo che si trova all'interno di una villa a Fondo Anfossi. L'amministratore unico: "Mi opporrò alle sanzioni"

C’era la festa per la comunione di una ragazzina, c’erano i tavoli allestiti per giocare a Burraco, una sessantina di partecipanti ma molti dei quali non erano soci (tutti però muniti di green pass), lavoratori in nero che servivano ai tavoli e carenze igienico-sanitarie. E' quanto riscontrato dalla polizia che nei giorni scorsi ha eseguito un controllo - insieme alla polizia municipale e al personale di Siae, Ispettorato del lavoro e Asp - al Circoletto di Fondo Anfossi, una lussuosa villa con piscina nella zona di Mondello, elevando sanzione per poco meno di 10 mila euro.

L’intervento degli agenti dei commissariati Mondello e San Lorenzo è stato frutto di una segnalazione sul circolo privato molto conosciuto in città e che, formalmente, nasce come società sportiva dilettantistica. "Complessivamente - si legge in una nota della Questura - sono stati identificati 65 avventori, pochi dei quali risultati iscritti, che stavano partecipando a una festa privata nel corso della quale venivano somministrati alimenti e bevande alcoliche". Circostanza sanzionata con una multa da 5 mila euro per la mancanza della specifica autorizzazione.

I controlli sono stati estesi anche alle cucine che sono risultate, aggiungono dalla questura, "carenti di sanificazione, con porte d’ingresso prive di protezione da intrusione animali, con stoviglie e suppellettili non adeguatamente conservate". L’ispezione è proseguita con la verifica dei contratti dei lavoratori "non contemplati nelle scritture e nei documenti contabili obbligatori. I lavoratori - aggiungono dalla polizia - irregolari sono stati individuati tra cucine e tavoli".

Essendo i lavoratori "in nero" più del 20% del numero complessivo è stata disposta la sospensione dell’attività per cinque giorni. L'amministratore unico però, ricevuti i verbali, ha provveduto a regolarizzare la loro posizione scongiurando la chiusura e una sanzione da 7 mila euro. Per concludere gli agenti hanno constatato l’installazione di un sistema di videosorveglianza "per il controllo a distanza dell’attività degli impiegati senza previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali e senza aver osservato - conclude la nota - le modalità dettate dall’Ispettorato territoriale del lavoro".

"Farò opposizione contro le sanzioni - spiega a PalermoToday l'amministratore unico - perché visto che operiamo in un contesto riservato non è vietato avere degli ospiti. Purtroppo le porte si erano rotte da poco e provvederemo quanto prima a sistemarle, la cucina - a parte qualche stoviglia fuori posto - era comunque pulita".

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