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Cronaca

Cantieri e negozi al setaccio, scoperti 6 lavoratori in nero: due attività sospese

I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale, con agli Ispettori del lavoro civili, hanno effettuato una serie di accertamenti per la prevenzione delle morti bianche e degli incidenti. Sono scattate multe per oltre 120 mila euro

Sei lavoratori in nero scoperti, due attività sospese e sanzioni per circa 120 mila euro. E' il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale, con agli Ispettori del lavoro civili. "Taluni datori di lavoro  - spiegano i militari dell'Arma - ritengono che, risparmiando sulla sicurezza nei cantieri, si possano evitare dei costi che invece, una volta accertate le violazioni, costano decisamente di più che se vi avessero provveduto fin dall’inizio. Senza contare i pericoli cui vengono sottoposti gli operai edili, che per retribuzioni parziali o direttamente in nero 'accettano' lavori che potrebbero non farli più tornare a casa".

Complessivamente sono state controllate 6 ditte e verificate 28 posizioni lavorative. I carabinieri hanno accertato la presenza di sei lavoratori in nero in due ditte sottoposte alla sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono poi state contestate sanzioni amministrative per 34.600 euro e notificate ammende per 83.497 euro.

Il titolare di una ditta edile, a Palermo, si è visto contestare "la presenza di tre lavoratori in nero su 5 presenti, la mancata visita medica preassunzione e la mancata formazione/informazione dei dipendenti, il mancato utilizzo degli estintori, la mancanza del quadro elettrico di cantiere, la mancata predisposizione del bagno chimico, il non avere allestito idonee opere provvisionali, la mancanza di segnaletica di sicurezza, l’assenza del cartello di cantiere. Nel medesimo contesto venivano deferiti anche i due committenti dei lavori, co-titolari della concessione edilizia e comproprietari dell’immobile, responsabili della mancata verifica dell’idoneità tecnico giuridica della ditta incaricata dei lavori".

In una seconda ditta di metalmeccanica, interessata ai lavori di ristrutturazione del medesimo immobile, il titolare si è visto contestare "la mancata visita preventiva dei lavoratori e la mancata formazione degli stessi, la mancanza di un piano operativo di sicurezza, la mancata recinzione delle aperture nei solai. Agli stessi titolari veniva inoltre contestata la presenza di 1 lavoratore in nero dei 7 presenti".

In una terza ditta edile, a Lascari, è stato accertato l’utilizzo in cantiere di un escavatore danneggiato. Mancava inoltre un’idonea protezione allo scavo che si stava effettuando.

Il titolare di una ditta edile, a Cefalù, si è visto contestare la mancata predisposizione di misure di protezione collettiva per i lavori in quota. Per due lavoratori sono scattate le sanzioni per non avere utilizzato i dispositivi di protezione individuale che invece gli erano stati forniti dalla proprietà della ditta.

Controlli anche nel settore del commercio. Il titolare di un negozio di abbigliamento cinese ha avuto l'addebito di "diverse inosservanze sulla sicurezza fra cui le mancate valutazioni dei rischi e l’adozione del D.V.R., la mancanza del responsabile del servizio di prevenzione e del medico competente, nonché l’illecita installazione del sistema di video sorveglianza senza l’autorizzazione della locale Direzione Territoriale del Lavoro. Decisa la sospensione dell’attività imprenditoriale per l’impiego di 2 lavoratoti in nero su 2 presenti". Stesse mancanze in tema di sicurezza per un altro negozio cinese. In questo caso però il personale era in regola.

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