Lavoro nero, controlli in negozi e cantieri: multe per oltre 120 mila euro
Gli accertamenti sono stati effettuati in città e provincia dai carabinieri con gli ispettori del lavoro civili. Complessivamente sono state controllate otto ditte e verificate 21 posizioni lavorative
Sei lavoratori in nero scoperti e sanzioni elevate per oltre centoventimila euro. E' il bilancio dei controlli effettuati negli ultimi dieci giorni dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale di Palermo, con gli ispettori del lavoro civili. Complessivamente sono state passate al setaccio 8 ditte e verificate 21 posizioni lavorative. I militari hanno scoperto sei lavoratori completamente in nero e per tre aziende è scattata la sospensione dell’attività con conseguente multa da 2000 euro oltre alla maxi sanzione (da 1.500 a 36.000 euro) per singolo lavoratore. Sono stati inoltre scoperti 14 lavoratori irregolari, contestate sanzioni amministrative per 57.752,00 euro e irrogate ammende per 62.639,60 euro.
Nel dettaglio, amministratore e socio di un negozio di telefonia sono stati denunciati perchè ritenuti "responsabili di appalto illecito mediante somministrazione fraudolenta di manodopera in assenza dei prescritti requisiti. Infatti ponevano a disposizione di una ditta pseudo committente e utilizzatrice 14 lavoratori la cui posizione risultava irregolare, ossia non in linea con il contratto nazionale di categoria di settore. I lavoratori, sottopagati, venivano illecitamente impiegati per oltre 2000 giornate complessive accertate durante l’attività ispettiva". In un bar a Lascari i due impiegati presenti erano totalmente in nero ed è scatatta la chiusura. Sempre la Lascari, in una ditta edile, è stata contestata la presenza di 2 lavoratori in nero su 2. Contestate al titolare dell’azienda "la mancata visita medica preassunzione e la mancata formazione/informazione dei dipendenti, la mancata predisposizione del bagno chimico, il non avere predisposto un idoneo piano operativo di sicurezza di cantiere (POS"). In un ditta edile a Castelbuono le contestazioni riguardano "la mancata visita medica preassunzione e la mancata formazione/informazione dei dipendenti, il non avere predisposto un idoneo piano operativo di sicurezza di cantiere (POS), la mancata consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI). Oltre a ciò venivano scoperti2 lavoratori in nero di 3 presenti e quindi i militari procedevano anche in questo caso all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale".
"Da non sottovalutare - sottolineano i carabinieri .- la troppa sicurezza di taluni operai e degli impresari stessi nello svolgimento del loro lavoro. Poiché 'abituati', spesso ritengono di potere rischiare sui ponteggi non utilizzando i dispositivi di protezione individuale, le cinture di aggancio e gli ancoraggi, come se cadendo avessero 'le ali' per planare senza danni a terra".