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Cronaca

Caos beni confiscati, arriva il Csm Controlli anche sui conti correnti

In Procura una delegazione del Consiglio superiore della magistratura, che avrà il compito di fare chiarezza sul ruolo e l'operato dei giudici coinvolti nell'inchiesta. La finanza, intanto, setaccia i conti di Saguto e Seminara. Circolare in tribunale: "Niente incarchi ad amici e parenti"

Una delegazione del Consiglio superiore della magistratura a Palermo per lo scandalo sulla gestione dei beni confiscati. I componenti del Csm hanno incontrato in mattinata il presidente della corte d’Appello, Gioacchino Natoli, e il presidente del tribunale Salvatore Di Vitale, dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Caltanissetta sull’assegnazione degli incarichi agli amministratori giudiziaria da parte della sezione di misure di prevenzione. La polizia tributaria, intanto, sta analizzando i conti correnti del giudice Silvana Saguto e dell’avvocato Gaetano Seminara Cappellano alla ricerca dei soldi, si ipotizza, che l’amministratore giudiziario potrebbe aver girato al giudice per ringraziarla degli incarichi affidati.

Proprio per fare luce su questo meccanismo sarebbe scattata l’inchiesta che li ha visti coinvolti insieme a Lorenzo Caramma, marito del giudice Saguto. Su di loro la Procura ipotizza il reato di corruzione, induzione e abuso d’ufficio. Insieme a loro coinvolti altri tre magistrati: si tratta di Lorenzo Chiaramonte, spostato in un’altra sezione del tribunale, il pm Dario Scaletta e il giudice Tommaso Virga, ex membro togato del Csm.

La delegazione arrivata a Palermo è costituita dal vicepresidente dell'organo di autogoverno Giovanni Legnini, dalla presidente della prima commissione e da un componente della prima commissione, Paola Balducci e Pierantonio Zanettin, dal presidente della sesta commissione Piergiorgio Morosini, dal segretario generale Paola Piraccini e dal magistrato addetto alla segreteria Silvia Giorgi. Insieme cercheranno di fare chiarezza sulla vicenda dopo che la prima commissione, competente sui trasferimenti dei magistrati per incompatibilità ambientale, ha aperto un fascicolo per valutare lo spostamento di altri giudici.

"Siamo qui per trasmettere un forte messaggio di grande attenzione, tempestività nelle decisioni che spettano all'organo di autogoverno della magistratura - ha detto Giovanni Legnini, dopo avere incontrato Gioacchino Natoli e Salvatore Di Vitale -. Agiremo con il rigore e la tempestività necessari per ristabilire serenità, prestigio e autorevolezza all'azione degli uffici giudiziari di Palermo. A noi - ha aggiunto - interessano tre cose: fare in modo che la sezione misure di prevenzione di Palermo continui la sua attività regolare, salvaguardando la parte buona del lavoro fatto fino a questo momento; che tutte le autorità competenti, a partire dalla magistratura inquirente, siano messe nelle condizioni di portare fino in fondo le attività di accertamento in modo che si sappia tutto di ciò che è accaduto in questi anni; acquisire elementi di valutazione affinchè la Prima commissione immediatamente e poi il Plenum possano adottare tutti i provvedimenti urgenti necessari".

I finanzieri del nucleo di polizia tributaria, come riportato da La Repubblica, stanno passando ai raggi X i conti di Saguto e Cappellano Seminara. Accertamenti che sarebbero stati avviati grazie ad alcune intercettazioni: i loro telefono, infatti, sono stati messi sotto controllo a partire dal mese di maggio. Nei decreti di perquisizione firmati dal gip di Caltanissetta si ipotizza anche il reato di autoriciclaggio, contestato sia alla Saguto che a suo padre: potrebbero aver riciclato i soldi “provento della corruzione”.

E intanto al tribunale di Palermo è comparsa una circolare, firmata dal nuovo presidente delle misure di prevenzione Mario Fontana, che invita a non affidare incarichi a parenti e “amici intimi”. "Il presidente Di Vitale - ha concluso Legnini - ci ha detto che il nuovo presidente della sezione Misure di prevenzione sta facendo un ottimo lavoro e che in pochi giorni ha riorganizzato e adottato delle misure importanti. Sul tema più generale ne parleremo, ne discuteremo". In realtà si dovrebbe trattare di un provvedimento atto a “garantire la assoluta trasparenza e rendere evidente che le scelte operate sono protese esclusivamente al perseguimento dell’interesse pubblico”. La circolare, appesa in cancelleria, potrebbe presto riguardare anche le altre sezioni a rischio, come quelle del civile e del fallimentare.

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