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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Consiglio, prima crepa nella maggioranza: niente accordo sulla revisione del piano farmacie

Sugli emendamenti, in particolare quello di Giuseppe Milazzo (Fratelli d'Italia), non si è raggiunta la sintesi e il presidente Tantillo è stato costretto ad accantonare momentaneamente la delibera. "Auspicio che si ritrovi un clima collaborativo". Minoranze all'attacco: "Beghe per modifiche ad personam"

Su un atto tecnico, la revisione biennale del piano farmacie, si è aperta la prima crepa nella maggioranza in Consiglio.

La delibera altro non è che una perimetrazione delle aree all'interno delle quali le farmacie esistenti che hanno individuato nuovi locali possono trasferirsi. La maggioranza, non avendo accordo sugli emendamenti, non è entrata in Aula e la seduta odierna è saltata. Un nuovo passaggio a vuoto dopo il rinvio deciso ieri.

Da tecnica la questione è diventata politica dopo che la maggioranza non ha condiviso un emendamento del consigliere di Fratelli d'Italia Giuseppe Milazzo e ancor prima le modifiche presentate dal presidente della commissione Urbanistica Antonio Rini (anche lui di Fdi). La proposta della maggioranza, eccetto Milazzo, era quella di ritirare tutti gli emendamenti (alcuni dei quali hanno ricevuto parere negativo dagli uffici) e di votare l'atto con una sola modifica presentata inizialmente.

Niente da fare. Milazzo si è impuntato, contestando "il metodo con il quale si sta agendo" e ritenendo che "la delibera sia da perfezionare". Questioni di confini tra un'area e l'altra assegnata alle farmacie. Una posizione che ha messo in imbarazzo il presidente del Consiglio, Giulio Tantillo. costretto ad accantonare momentaneamente l'atto. "Auspicio - dice Tantillo - che si ritrovi un clima collaborativo per arrivare all'approvazione".

Solo che l'opposizione adesso ha annunciato di voler presentare una ventina di emendamenti: un modo per accentuare politicamente una maggioranza già in difficoltà. "Avremmo voluto essere noi a rendere la vita difficile a questa maggioranza, ma prendiamo atto che non è necessario: lo fanno benissimo da soli. In Consiglio, infatti, la presunta maggioranza sembra non esistere. Anche stamattina abbiamo assistito a liti interne, che subordinano gli interessi della città a beghe fra partiti o a parti di essi. Questa pseudo maggioranza sembra quindi essersi alleata solo allo scopo di spartirsi poltrone e potere, senza avere alcuna visione comune. Noi, invece, oggi avremmo voluto, anche attraverso un atto che per altro è stato proposto proprio da questa Giunta, portare all’attenzione dell’Aula l’importanza del prendersi cura delle persone, soprattutto quelle più fragili e dei quartieri più marginali in relazione all’approvazione del piano farmacie".

Lo dichiarano i consiglieri di Pd, Progetto Palermo, Più Europa-Oso-Azione e M5S, secondo cui "la maggioranza si sarebbe comunque arenata nella corsa alla presentazione di emendamenti ad personam, che perseguirebbero gli interessi particolari di specifiche realtà, minando così alla radice quello che dovrebbe essere un importante strumento di pianificazione e regolamentazione di carattere generale, qual è il piano farmacie. Prendiamo atto - concludono i consiglieri di minoranza - che ci aspettano tempi drammatici, consapevoli che saremo noi ad avere il dovere di ricordare a questa maggioranza che, a differenza di quanto visto finora nelle sedute di Consiglio, le esigenze della città attendono risposte non rinviabili".

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