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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ville con piscina, auto e moto: confisca da 17 milioni per Gammicchia, il "re degli pneumatici"

L'accusa: "Ha operato, fin dall’inizio della sua avventura imprenditoriale avviata negli anni ’70, sotto l’ala protettiva di Cosa Nostra, in particolare le famiglie mafiose operanti nei quartieri Acquasanta e Arenella"

Confisca di beni per 17 milioni di euro per Vincenzo Gammicchia, 74 anni, noto imprenditore palermitano operante nel settore della vendita ed assistenza di pneumatici. L'operazione è stata messa a segno dalla guardia di finanza, mentre il decreto di confisca è stato emesso dal Tribunale di Palermo (sezione Misure di Prevenzione) su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Oggetto della confisca di primo grado sono diversi beni, sottoposti a sequestro dalle fiamme gialle tra la fine del 2019 e l’aprile del 2020. Nel dettaglio si tratta di due aziende a Palermo, operanti nel settore della vendita e riparazione di pneumatici; un consorzio operante nel settore della revisione dei veicoli; 28 immobili (appartamenti e magazzini), tra cui una villa con piscina a Palermo ed una villa a Isola delle Femmine; 32 rapporti bancari, 8 polizze vita ed una cassetta di sicurezza contenente preziosi ed orologi di pregio; nove autoveicoli e motoveicoli.

Sulla base degli accertamenti svolti dagli specialisti del Nucleo di polizia economico finanziaria valorizzando l’analisi e il riscontro di puntuali dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, nonché la rilettura orientata in chiave economico-finanziaria degli esiti di diversi procedimenti penali, il tribunale ha ritenuto "che l’imprenditore, formalmente incensurato, seppure non organicamente inserito nell’organizzazione criminale, sia da ritenersi “colluso” alla mafia, posto che Gammicchia ha operato, fin dall’inizio della sua avventura imprenditoriale avviata negli anni ’70, sotto l’ala protettiva di Cosa Nostra, in particolare le famiglie mafiose operanti nei quartieri Acquasanta e Arenella nascondendo e schermando risorse delle famiglie mafiose, investendole nella propria attività e pattuendo con esponenti di spicco del sodalizio forme di compartecipazioni da cui far derivare il periodico versamento di somme negli anni".

Ma non solo. "Gammicchia ha anche operato mettendo a disposizione del sodalizio la sede della propria attività per incontri e comunicazioni riservate fra esponenti mafiosi, nonché per favorire, attraverso la duplicazione delle chiavi, il furto di autovetture che gli erano affidate per riparazioni, poi utilizzate anche per il compimento di ulteriori attività illecite; ottenendo, attraverso specifici accordi con esponenti di spicco del sodalizio, l’esonero da richieste estorsive; beneficiando del sostegno di esponenti di spicco della consorteria mafiosa per eliminare attività economiche concorrenti, ricorrendo a tal fine ad atti intimidatori tipici di Cosa Nostra".

Dalla società, oggi affidata a un amministratore giudiziario, ci tengono a precisare che "a fronte di alcune notizie pubblicate a mezzo stampa, si precisa che i punti vendita Gammicchia e Consorzio punto car sono regolarmente aperti e operativi".

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