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Cronaca Torretta

Dopo il sequestro arriva pure la confisca da 400 mila euro: "Reimpiegati capitali illeciti"

Nonostante le condanne per furto e ricettazione, Giuseppe Di Lorenzo (52 anni) avrebbe continuato a delinquere. Secondo la polizia il suo patrimonio (tra case, terreni e conti correnti) sarebbe frutto della sua attività criminale

Ha alle spalle diverse condanne per furto e ricettazione ma ciononostante recentemente è stato arrestato ancora una volta per aver cercato di scasssinare la porta di un appartamento in centro. Per gli investigatori il suo patrimonio sarebbe stato costruito con il "reimpiego dei capitali di illecita provenienza". La polizia ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo nei confronti di Giuseppe Di Lorenzo, 52enne pregiudicato di Torretta.

Tra i beni confiscati - per un valore di 400 mila euro - ci sono una palazzina costituita da due appartamenti e un immobile a Capaci, due ampi appezzamenti di terreno a Torretta, un’autovettura nonché rapporti bancari ed assicurativi. Nel corso delle indagini su Di Lorenzo, già destinatario di avviso orale del questore e attualmente sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, gli agenti della Divisione anticrimine sono riusciti a ricostruire i vari passaggi che hanno consentito all’uomo di ricostruire il suo patrimonio.

Nei guai anche il cugino per il reddito di cittadinanza

Durante le indagini è anche emerso che "uno stretto congiunto di Di Lorenzo - spiegano dalla Questura - fosse percettore di reddito di cittadinanza senza averne diritto in quanto titolare di un canone di locazione di un immobile sito a Capaci, dove aveva falsamente dichiarato di risiedere da solo, risultando anche proprietario di due appezzamenti di terreno agricolo a Torretta, anch’essi non dichiarati all’atto della presentazione della domanda all’Inps".

Sulla scorta di questi elementi è stato prima eseguito il sequestro preventivo d’urgenza, su disposizione del pm titolare dell’indagine, della carta di reddito di cittadinanza di cui il giovane ha indebitamente beneficiato e delle somme illecitamente percepite a far data dalla presentazione della domanda all’Inps. A carico dell’uomo è stata emessa un’informazione di garanzia per la violazione dell’articolo 7 del decreto legge numero 4 del 28 gennaio 2019 pubblicato nella gazzetta ufficiale sotto il nome "Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni".

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