rotate-mobile
Cronaca Romagnolo / Viale Amedeo d'Aosta, 24a

"Comandava il clan delle scommesse clandestine": confisca da 7,5 milioni per Enrico Splendore

Nel mirino l'imprenditore palermitano di 55 anni. Passa allo Stato un patrimonio composto da quattro immobili, due conti correnti, quote di partecipazione al capitale sociale di un’azienda che opera nel settore dei trasporti e il Bar Splendore

Confiscato l’impero del “re” delle scommesse. I finanzieri del comando provinciale, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno eseguito un decreto emesso dal tribunale di Palermo nei confronti di Enrico Splendore, 55 anni, divenuto irrevocabile con sentenza della Corte di Cassazione. Passano allo Stato beni per 7,5 milioni, un patrimonio composto da quattro immobili, due conti correnti, quote di partecipazione al capitale sociale di un’azienda che opera nel settore dei trasporti e il Bar Splendore.

L’imprenditore palermitano è stato condannato per esercizio di giochi d’azzardo, con sentenza definitiva del giugno 1990, nonché per associazione a delinquere ed esercizio abusivo di attività di gioco o scommesse, con sentenza di luglio 2019. Secondo i giudici ha “capeggiato un’articolata organizzazione finalizzata alla gestione di scommesse clandestine attraverso una capillare rete che si avvaleva di programmi informatici elaborati ad hoc, come confermato anche dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia”.

“Il procedimento di prevenzione - si legge in una nota - ha fatto emergere, grazie agli accurati approfondimenti economico patrimoniali svolti dagli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo-Gico, una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni e le attività nella disponibilità di Splendore, cui è riconducibile l’omonimo bar, noto punto di riferimento cittadino nel campo delle scommesse sportive situato nel centro del quartiere Settecannoli, ricadente nel territorio di influenza della famiglia mafiosa di Corso dei Mille”.

Nel 2019, anno in cui è avvenuto il sequestro, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, facendo proprie le ricostruzioni effettuate dai finanzieri, ha ritenuto ricorrenti gli elementi per considerare l’imprenditore soggetto socialmente pericoloso, in quanto risultato vivere abitualmente dei proventi delle citate attività delittuose, e per questo dispose il sequestro del patrimonio riconducibile al proposto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Comandava il clan delle scommesse clandestine": confisca da 7,5 milioni per Enrico Splendore

PalermoToday è in caricamento