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Cronaca

Amia, no al concordato del Comune Orlando: pronti a gestire il servizio

Ma la decisione del tribunale non comporta il fallimento della società e i commissari resteranno al proprio posto. L'ira del Sindaco: "Incalcolabile il danno che queste persone stanno provocando alla nostra città"

Il Tribunale di Palermo ha rigettato la proposta di concordato per l'Amia presentata dal Comune tramite il liquidatore Baldassare Quartararo. La decisione del tribunale non comporta il fallimento della società, per il momento quindi i commissari nominati dal ministero per lo Sviluppo economico resteranno al loro posto

Sull’argomento non si è fatta attendere la replica del sindaco Leoluca Orlando, che ha convocato una conferenza a Villa Niscemi. “Da mesi, dal giorno dopo l'insediamento della nuova Amministrazione – dichiara Orlando - non abbiamo fatto altro che denunciare a tutte le autorità competenti e alla città la disastrosa situazione dell'Amia, il disastroso effetto che i tre anni di Commissariamento hanno avuto sulla funzionalità e sui conti di un'azienda la cui situazione era già grave quando fu avviata la procedura di fallimento. Oggi – prosegue - non posso che confermare il nostro impegno a garantire servizi ai cittadini e livelli occupazionali adeguati ai lavoratori, ma tutto questo sarà possibile solo dopo che i Commissari saranno andati via".

Accanto a Orlando il vicesindaco Cesare Lapiana e l'assessore Luciano Abbonato. Il Sindaco non nasconde la sua preoccupazione per lo stato in cui versa l'azienda dopo oltre tre anni di gestione da parte dei Commissari.

"L'azienda è di fatto fallita, manca solo l'atto ufficiale - ha detto Orlando - perché mentre il Comune ha fatto tutto quanto di sua competenza (il Tribunale ha dato atto al Comune di aver disposto l'assegnazione al patrimonio di Amia del Palazzo La Rosa, del 49% delle azioni di Amg, oltre ad aver dato il via alla cessione dei crediti degli Ato), i Commissari di Amia non hanno depositato tutta la documentazione indispensabile, non hanno dato al Tribunale elementi sufficienti perché fosse chiara l'effettiva situazione dell'azienda. I Commissari - accusa il Sindaco - hanno presentato dati negativi e non aggiornati tali da escludere la salvezza dell'azienda, e si sono guardati bene dal presentare la documentazione necessaria a che il concordato fosse accolto”.

"Da agosto - ha detto poi Orlando - ho richiamato l'attenzione del Governo nazionale, che è titolare della nomina dei Commissari, su questa situazione. Quando sull'argomento mi sono incontrato con il Ministro Catricalà non ho potuto che ricordargli che le responsabilità dell'attuale situazione sono al Ministero dello Sviluppo Economico. Di fronte alla mancanza di risposte del Governo nazionale – ha ricordato ancora il Sindaco - il 14 febbraio mi sono rivolto alla Procura della Repubblica, cui ho chiesto di accertare l'eventuale esistenza di comportamenti illeciti e penali. Quando i Commissari saranno chiamati a rispondere del loro comportamento, noi ci costituiremo Parte Civile, perché è evidente il danno incalcolabile che queste persone hanno arrecato e stanno tutt'ora arrecando a tutta la città".

"Dove era l'indignazione della città quando, inascoltati, abbiamo denunciato tutto questo? Oggi noi siamo pronti a riprendere in mano la situazione, a garantire i servizi alla città ed avviare il dialogo con i sindacati, anche con quelli che non hanno mai detto una sola parola
contro i Commissari e la loro gestione”. Ricordando che a luglio terminerà il periodo di Commissariamento Orlando ha quindi rilanciato: "L'azienda Amia è ormai destinata al fallimento, nascerà una nuova azienda con una fase transitoria. Se il Prefetto affidasse l'azienda a noi, siamo pronti a gestirla".

STATO DI AGITAZIONE. “La sentenza del Tribunale fallimentare di Palermo che ha rigettato la proposta di concordato per le due Aziende del gruppo Amia pur non determinando l'immediato fallimento , non ne esclude la probabilità. Un rischio che fa sorgere fra i lavoratori una grande preoccupazione e tensione sull'immediato futuro e sul mantenimento dei livelli occupazionali, che certamente le dichiarazioni del sindaco di oggi pomeriggio non hanno placato”. A dichiararlo sono i sindacati del gruppo Amia, Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Confsal, Filas, che annunciano: “Proclamiamo pertanto, lo stato di agitazione dei lavoratori, nei prossimi giorni saranno comunicate le ulteriori azioni che metteremo in campo a tutela dei 2400 lavoratori e dei servizi fondamentali per la città”.

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