rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Pazienti dirottati nelle cliniche private", condannati in nove

Sono medici e titolari di case di cura, ritenuti responsabili di aver distolto ingenti somme a discapito del sistema sanitario nazionale e regionale. Caduta la tesi dei rimborsi pagati due volte, per cui si sarebbe configurato il reato di truffa. Quattro gli assolti

Dirottavano i pazienti dagli ospedali alle case di cura. Per questa ragione la quinta sezione del Tribunale ha condannato nove persone fra medici e titolari di cliniche private, mentre è caduta la tesi dei rimborsi pagati due volte che aveva fatto tremare gli imputati per l’eventuale truffa al sistema sanitario nazionale e regionale. Le cliniche coinvolte sono state la Latteri, la Noto-Pasqualino, mentre è stata assolta la Maddalena. Ritenuti innocenti anche Guido e Leone Filosto, titolari della Maddalena, il loro direttore sanitario Mauro Bellassai e Luigi Cassata.

Il collegio presieduto da Piero Falcone, a latere Fabrizio Anfuso e Gabriella Natale, ha condannato a 5 anni il Maria Rosaria Valero, medico del Policlinico, a 4 anni Maria Teresa Latteri, titolare dell’omonima clinica, mentre per due suoi dipendenti, il direttore sanitario Giuseppe Di Lisi e il medico Vincenzo Scaletta la condanna è stata di 3 anni e 8 mesi. Giuseppe Antonio Iannello, che lavora a Villa Sofia, ha avuto 4 anni. L'amministratore unico della clinica Pasqualino-Noto, Giovanni Gagliardo Di Carpinello, e l'ex direttore sanitario Giovanni Sparacia condannati a 3 anni e 2 mesi; la psicologa Rossana Novelli ha avuto due anni e due mesi, come Salvatore Pastore.

I giudici hanno disposto il risarcimento dei danni alle parti civili costituite, ovvero la Regione, l’azienda ospedaliera Policlinico, l’azienda Villa Sofia-Cervello e l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Per gli imputati Valerio, Latteri, Di Lisi e Scaletta è stato disposto un sequestro per equivalente per 279.800 euro, per Iannello, Sparacia e Gagliardo 4.131 euro. Nel processo erano imputati anche altri quattro medici, Gioacchino Taormina, Giuseppe Ducato, Maria Ciriminna, Ignazio Galizia, per i quali il collegio ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura, perché il fatto è apparso diverso da come era stato contestato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Pazienti dirottati nelle cliniche private", condannati in nove

PalermoToday è in caricamento