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Cronaca Brancaccio

Droga dal Messico a Brancaccio, condannate quattro persone

Emessa la sentenza per i responsabili dei traffici di cocaina: gli uomini del quartiere popolare palermitano finiranno in carcere con pene da 4 a 8 anni. La droga veniva spedita a Milano, prima di fare tappa a Napoli e giungere sulla piazza palermitana

Importavano cocaina dal lontano Messico. Arriva la sentenza per quattro pregiudicati di Brancaccio responsabili delle attività di spaccio sul territorio locale. Il giudice ha condannato Luigi Crispino (8 anni e 30 mila euro di multa), Salvatore Passaro (6 anni e 20 mila euro), Maurizio Riolo (6 anni e 30 mila euro) e Alberto Cannia (4 anni e 4 mesi e 20 mila euro di multa).

Le loro posizioni saltarono fuori dopo il blitz del 2012, durante il quale trenta persone furono arrestate tra Palermo, Parma e Napoli, dieci delle quali solo nel capoluogo siculo. Tutta gente che frequentava gli ambienti della mala di Brancaccio. Le indagini dei magistrati si sono spinte oltre in confini nazionali, giungendo così in Messico. Nel 2006 la Dea, l'agenzia antidroga americana, segnalò in una nota la presenza di un imprenditore modenese trasferitosi a Monterrey.

Sempre in quell'anno, la società dell'imprenditore inviò in Italia un forno per la lavorazione delle ceramiche. Ma la spedizione serviva in realtà a celare il trasporto di quintali e quintali di cocaina purissima. Dopo essere giunto a Milano, il tir incriminato fu seguito dagli uomini della squadra mobile di Palermo, in collaborazione con il corpo lombardo, fino alla provincia di Terni. Il prosieguo delle indagini portò a scoprire che parte della droga, dopo aver fatto tappa a Napoli, sarebbe stata girata ai palermitani di Brancaccio.

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