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Cronaca

Furti e rapine al porto, arrivano tre condanne per la banda dei tir

La seconda sezione del tribunale ha dato 4 anni a Giovanni Abbate, 3 anni a Cesare Galluzzo e 6 mesi a Vincenzo Polizzi. Riconosciute le loro responsabilità su quel giro che avrebbe fruttato all'organizzazione un bottino da 4 milioni in 10 mesi

Condannati per rapine e furti messi a segno nel porto di Palermo, dove avrebbero fatto razzia tra i tir in transito e avrebbero esercitato un controllo sulle attività di trasporto. La seconda sezione del tribunale ieri ha dato 4 anni a Giovanni Abbate, 3 anni a Cesare Galluzzo e 6 mesi a Vincenzo Polizzi, mentre è stato assolto un quarto imputato, Benito Zambito. L’operazione "New gate" che ha portato al loro arresto è stata conclusa alla fine del 2013, quando la guardia di finanza era riuscita a individuare e fermare l’organizzazione criminale che in 10 mesi si sarebbe procurata un bottino da circa 4 milioni di euro. Insieme a loro coinvolte altre 17 persone (GUARDA VIDEO).

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Gli uomini della guardia di finanza, tra telecamere e intercettazioni erano riusciti a ricostruire i blitz della banda, dalla pianificazione dei colpi alla loro esecuzione, passando poi per la ricettazione della refurtiva, tra pesce in scatola, detersivi, pneumatici, olio lubrificante per auto e altro ancora. Tra gli arrestati del 2013 (LEGGI I NOMI) c’era anche Natale Abbate, fratello del boss "Gino u’ mitra", nelle cui mani ci sarebbe stata un’azienda, attiva proprio al porto, grazie alla quale sarebbero riusciti a sapere per tempo partenze e arrivi dei mezzi pesanti con relativi carichi.

Tra gli episodi registrati il furto di un carico di 129 biciclette, rivenuto nel deposito di un camionista a Ficarazzi. Il loro trasporto era stato affidato alla Trasporti Fratelli Abbate, il cui titolare era Giovanni Abbate. Con la complicità di Domenico Amari, anche lui poi finito in manette, la merce non arrivò mai a destinazione e rimase nel magazzino del trasportatore, pronto per essere inserito nel mercato nero e ricettato.
 

Nelle foto in basso da sinistra: Giovanni Abbate, Cesare Galluzzo e Vincenzo Polizzi

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