Rissa col morto a Cruillas, condanna a 12 anni per il giovane che sferrò la coltellata letale
Così ha deciso il gup per Nunzio Lo Piccolo condannato per l'omicidio maturato per una "taliata" di troppo. Quattro anni e mezzo al fratello della vittima, 2 al padre per rissa. Altri 2 per Giuseppe e Salvatore Lo Piccolo che tornano in libertà
Pene per ventidue anni per la rissa avvenuta nella piazza di Cruillas in cui morì un giovane, due gli imputati rimessi in libertà. Dopo 5 ore di camera di consiglio il gup Ferdinando Sestito ha emesso una sentenza di condanna per l’omicidio di Roberto Frisco, ucciso con un coltellata nel giugno dell’anno scorso al termine di uno scontro che ha coinvolto due famiglie della zona. La pena più pesante è quella per Nunzio Lo Piccolo, pari a 12 anni e 2 mesi, reo confesso e considerato - come indicato in una perizia - capace di intendere e di volere.
Francesco Frisco, fratello del ragazzo morto, è stato condannato 4 anni e mezzo e l’accusa nei suoi confronti di tentato omicidio è stata derubricata in lesioni. E’ stato invece assolto dall’accusa di aggressione nei confronti di Giovanni Di Maggio, il giovane che avrebbe dato il via alla rissa per una “taliata” di troppo. Il padre di Roberto Frisco, Giuseppe, è stato condannato a 2 anni per la rissa, mentre sta ancora affrontando con il rito ordinario l’accusa per le lesioni che avrebbe provocato al presunto assassino del figlio.
Infine pene anche per 2 anni Giuseppe e Salvatore Lo Piccolo, rispettivamente padre e fratello di Nunzio, condannati solo per la rissa e rimessi in libertà. Caduta, dunque, l’accusa di aver contribuito all’omicidio del ventisettenne. E’ stata inoltre stabilita dal giudice una provvisionale da 60 mila euro nei confronti dei parenti della vittima. La Procura aveva chiesto complessivamente pene per 70 anni per i cinque imputati, ma il giudice non ha riconosciuto parte della ricostruzione fatta dall'accusa.
