rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Erano i prestanome di Sbeglia", condannati padre e figlia imprenditori

Lo ha deciso il gup per Gaetano e Provvidenza Troia, accusati di intestazione fittizia di beni. La loro pena ammonta, rispettivamente, a un anno e otto mesi e un anno e quattro mesi

Erano i prestanome di Marcello Sbeglia. Il gup Giuliano Castiglia ha condannato Gaetano e Provvidenza Troia con l’accusa di intestazione fittizia. Il padre ha avuto una pena di 1 anno e 8 mesi, la figlia di 1 anno e 4 mesi, con il giudice che è andato oltre le richieste dei pm Francesca Dessì e Gaspare Spedale, accogliendo la tesi dell'accusa.

Per gli inquirenti erano i prestanome di Sbeglia, per il quale la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha disposto la confisca di conti correnti, immobili e un’auto. Il costruttore è stato inoltre sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 4 anni. L’impresa dei Troia, secondo i pm gestita dal figlio dell’imprenditore condannato per mafia Francesco Paolo Sbeglia, ha costruito immobili a Palermo e Bagheria tra il 2011 e il 2012. In quel periodo la società degli Sbeglia era già stata raggiunta dai provvedimenti delle Misure di prevenzione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Erano i prestanome di Sbeglia", condannati padre e figlia imprenditori

PalermoToday è in caricamento