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Cronaca Bagheria

Nigeriano colpito con un cric, aggressore condannato: riconosciuta aggravante razziale

Un anno e otto mesi. Questa la pena inflitta dal gip al 25enne Giuseppe D'Amore, responsabile del pestaggio del trentenne Fredrick Omonzokpia avvenuto in estate a Bagheria. Alla vittima 5 mila euro di provvisionale

Riconosciuta l’aggravante dell’odio razziale per l’aggressione del trentenne nigeriano Fredrick Omonzokpia. Lo scorso 26 novembre il giudice Stefania Gallì, nel processo celebrato con rito abbreviato, ha condannato Giuseppe D’Amore per aver colpito il giovane migrante con un cric, davanti alla gelateria "Anni 20" di Bagheria. Un colpo preceduto - riconosce il gip - da insulti razzisti.

Proprio per questa ragione il trentenne nigeriano, tramite l’avvocato Bonaventura Zizzo del foro di Termini Imerese, ha chiesto che venisse contestata l’aggravante prevista all’articolo 604 ter del codice penale contro il 25enne bagherese D'Amore, fermato il giorno dopo il pestaggio. Richiesta accolta dal gip che lo ha condannato a un anno e otto mesi di reclusione.

"Con questa sentenza - ha affermato l’avvocato - viene confermata la sussistenza della circostanza aggravante dell'odio razziale, evidentemente, condivisa anche dalla Procura della Repubblica che, peraltro, durante le indagini, ha richiesto anche la misura cautelare poi applicata dal gip". A Omonzokpia, che si è costituito parte civile, è stata riconosciuta una provvisionale di 5 mila euro.

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