rotate-mobile
Cronaca

Concorsi truccati all'università, fissata l'udienza preliminare: solo 16 su 21 vanno verso il processo

La Procura ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio, ma ha stralciato 5 posizioni che a questo punto potrebbero andare verso l'archiviazione. Tra gli imputati professori, medici e anche due poliziotti.

C'è la richiesta di rinvio a giudizio ed è stata fissata anche l'udienza preliminare in relazione ai concorsi banditi dall'università per il Policlinico e i cui vincitori sarebbero stati decisi a tavolino, in una logica di spartizione tra due professori, e non certo in funzione delle loro reali capacità e competenze. Ma a rischiare il processo adesso sono soltanto 16 dei 21 che avevano ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini: 5 posizioni sono state dunque stralciate dalla Procura.

A rischiare il giudizio - l'udienza è fissata per il 13 settembre davanti al gup Giuliano Castiglia -  sono prima di tutto i due professori, Gaspare Gulotta e Mario Adelfio Latteri, che in base a "un patto di alternanza, uno lo piazzi tu, uno lo piazzio io" avrebbero pilotato l'esito di almeno 5 concorsi, ma anche la figlia di Gulotta, Eliana. Poi ci sono una serie di membri delle varie commissioni esaminatrici, che si sarebbero piegati ai desiderata di Gulotta e Latteri, ovvero Roberto Coppola (nato a Roma), Giuseppe Maria Antonio Navarra (originario di Catania), Ludovico Docimo (originario di Napoli) e Vittorio Altomare (originario della provincia di Cosenza), ma anche alcuni candidati che sarebbero stati favoriti, Antonino Agrusa (di Cinisi) e Giuseppe Salamone, oltre a docenti universitari che avrebbero preso parte alla stesura dei bandi incriminati, come Attilio Ignazio Lo Monte e Giuseppina Campisi (di Sciacca).

I concorsi truccati: "E' troppo importante, devo scegliere il mio erede"

L'udienza preliminare è stata poi fissata anche per un medico del Policlinico (che avrebbe attestato falsamente la presenza di Gulotta in sala operatoria), Giuseppe Di Buono, ma anche per Fiorella Sardo, medico del pronto soccorso del Policlinico, che avrebbe rilasciato falsi certificati alla figlia di Gulotta, così come il medico di famiglia Maria Letizia La Rocca (che lo avrebbe fatto per il figlio Leonardo, la cui posizione è stata stralciata: è difeso dagli avvocati Monica Genovese e Giovanni Cascioferro). Infine, la richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata per due poliziotti della Dia, Gaspare Cusumano e Salvatore Bosco, che avrebbero aiuto il professore Gulotta ad ottenere informazioni riservate sull'ex marito della figlia e la sua famiglia.

Il prof: "Noi siciliani affidabili come i boss..."

Il procuratore aggiunto Sergio Demontis ed i sostituti Andrea Fusco e Luisa Bettiol, che hanno coordinato l'inchiesta del Nas dei carabinieri, hanno invece deciso di stralciare le posizioni di Vito D'Andrea, Gianfranco Cocorullo e Gregorio Scerrino (entrambi difesi dall'avvocato Giuseppe Geraci), Giovanni Guercio e Alessandra Lo Iacono (che avrebbe chiesto ed ottenuto farmaci e siringhe rubati al Policlinico), che andrebbero dunque verso la richiesta di archiviazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concorsi truccati all'università, fissata l'udienza preliminare: solo 16 su 21 vanno verso il processo

PalermoToday è in caricamento