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Cronaca

"Concorsi truccati al Policlinico", dopo 20 giorni torna libera la figlia del professore Gulotta

La donna, medico al Civico, era stata arrestata assieme al padre lo scorso 8 aprile. Il tribunale del Riesame ha revocato anche l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per suo fratello Leonardo. Per entrambi resta però in piedi l'interdizione dai pubblici uffici

Torna libera Eliana Gulotta, medico in servizio all'ospedale Civico, finita ai domiciliari lo scorso 8 aprile assieme al padre, il professore Gaspare Gulotta, nell'ambito dell'inchiesta del Nas dei carabinieri sui concorsi che sarebbero stati truccati al Policlinico. Il tribunale del Riesame ha infatti deciso di revocare la misura cautelare all'indagata, difesa dall'avvocato Monica Genovese.

I giudici hanno anche deciso di revocare l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria al quale era stato sottoposto il fratello della donna, Leonardo Gulotta (assistito dagli avvocati Genovese e Giovanni Cascioferro). Per entrambi resta però l'interdizione dai pubblici uffici per un anno. Il padre, ormai in pensione, ha fatto anche lui ricorso al Riesame, ma i giudici hanno rigettato l'istanza, confermando dunque gli arresti domiciliari. 

Secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis, Gaspare Gulotta, ex direttore del dipartimento di Discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche del Policlinico, avrebbe truccato 5 concorsi tra il 2019 ed il 2020, in base anche ad un accordo ("uno lo piazzi tu, uno lo piazzo io") con il collega Adelfio Latteri (indagato pure lui) e destinato a prendere il suo posto a capo del dipartimento. Accuse che, durante l'interrogatorio di garanzia, Gulotta aveva respinto, sostenendo di aver sempre favorito il merito.

Secondo l'accusa, il professore avrebbe anche compiuto delle visite private "in nero" nel suo studio, ma avrebbe anche - grazie al suo "strapotere", come l'aveva definito il gip Donata Di Sarno nell'ordinanza - permesso ai figli di ottenere dei certificati medici per assentarsi dal lavoro. Uno di questi sarebbe stato poi utilizzato anche a sostegno delle accuse di presunti maltrattamenti da parte di Eliana Gulotta nella causa di divorzio dal marito. Per questo il pm contesta anche la calunnia.

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