rotate-mobile
Cronaca

Lello Analfino: "Palermo è la città dell'accoglienza, io ci vivo"

Il frontman agrigentino del gruppo musicale dei Tinturia ieri sera si è esibito al Cep nel concerto di fine anno organizzato dal Comune in periferia: "L'omicidio degli scorsi giorni? Solo una minima parte della città è marcia"

"Palermo è la città dell'accoglienza, io ci vivo". Parole e musica, è il caso di dire, di Lello Analfino, frontman agrigentino del gruppo musicale dei Tinturia, che ieri sera si è esibito al Cep nel concerto di fine anno organizzato dal Comune in periferia. "La musica aiuta a travalicare tutte le barriere - dice Analfino parlando con i giornalisti -. Non mi piace parlare di periferie in una città come Palermo che è una città dell'accoglienza e la gente che vive in questi posti è accogliente in sé".

Capodanno 2020, la festa in piazza | Video

Ormai palermitano acquisito, la scorsa estate Lello Analfino ha scritto l'inno del Palermo insieme a Salvo Ficarra. "Solo una minima parte è marcia - dice ancora Analfino parlando dell'omicidio del carpentiere avvenuto pochi giorni fa -. Non mi sento di generalizzare in questi luoghi. Sono dispiaciuto per quello che è accaduto pochi giorni fa, ma può accadere ovunque". "Noi vogliamo portare un po' di divertimento alle persone che qui non vedono mai concerti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lello Analfino: "Palermo è la città dell'accoglienza, io ci vivo"

PalermoToday è in caricamento