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Cronaca Romagnolo

"Vere le locuzioni", i fedeli difendono Padre Minutella

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Come porzione del popolo di Dio, mediante il dono del Battesimo,che ci ha inseriti in Cristo, Re, Sacerdote e Profeta, avviliti e umiliati oltremodo, nonostante l'inadeguatezza che ci caratterizza di fronte al registro della polemica e della denuncia, RENDIAMO NOTO IN OGNI MODO, anche contro la volontà di don Alessandro Maria Minutella, sacerdote dell'Arcidiocesi di Palermo, che i metodi adoperati nei confronti del carisma del suddetto sacerdote, si rivelano palesemente ingiusti e scorretti. Siamo nati per pregare, per vivere nella Chiesa la consacrazione a Maria nel sano spirito di san Luigi Maria Grignion di Montfort, e nel solco di san Giovanni Paolo II. Chiediamo da molto tempo, ATTRAVERSO DIVERSE RICHIESTE SCRITTE E SUPPLICHE FILIALI, di essere ascoltati. Il CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE da tempo ha chiesto di essere ascoltato, e così pure singole persone e alcuni dei gruppi fondati e guidati dal povero don Minutella. Possiamo dimostrare che i denigratori del sacerdote trovano inspiegabilmente udienza presso la Curia ormai da molto tempo, mentre noi, che vogliamo rimanere umili e obbedienti, fiduciosi nei confronti della Gerarchia, rimaniamo ormai da molto tempo sempre e inutilmente in attesa di una risposta che non arriva mai.

NON SIAMO PIU' DISPOSTI A INDUGIARE. Nell'anno della Misericordia noi, porzione minima e insignificante del popolo di Dio (e però esistente), IMPLORIAMO DAL SANTO PADRE, bisognosi dipronta disponibilità, ascolto e accoglienza. Come faremo se i nostri Pastori ci volgono le spalle? Se proprio don Minutella è in errore, noi che abbiamo creduto nel suo carisma, siamo la pecorella smarrita.

Dov'è il pastore che viene a cercarci? Abbiamo invitato il vescovo a farsi presente, ma senza alcun risultato. Se anche don Minutella è quell'impostore che viene detto (impostore stranamente silenzioso e obbediente), NOI CHE FINE FACCIAMO? In molti modi, tutti dimostrabili, abbiamo umilmente chiesto di essere ascoltati.Rammaricati denunciamo un clima vergognosamente ostile e impermeabile alla verità, non evangelico, perché solo quando si ascoltano tutte le parti in causa è oggettivamente sereno il giudizio.ORA BASTA! Siamo costretti a venir fuori.RENDIAMO NOTO CHE, mentre i santi insegnano che una sola anima vale tutto intero il creato, noi siamo un numero significativo di anime sbandate e deluse, costrette a impugnare le vie legali,consapevoli della nostra pochezza e piccolezza, ma fiduciose che almeno così avremo assolto non solo al debito della coscienza ma anche a quello dell'affetto e della riconoscenza verso un sacerdote tutto e solo dedito, nonostante le prove, alla gloria di Dio e al bene delle anime.

IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE E TUTTO IL POPOLO DI DIO LEGATO AL CARISMA DI DON MINUTELLA
 

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