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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Violenza sulle donne, Monastra (Un'altra storia): "Istituzioni discontinue"

"Solo guardadando la piccola realtà del quartiere Danisinni l’intervento a singhiozzo degli strumenti previsti dalle leggi 285 e 328 ha vanificato il lavoro svolto in tanti anni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“L’aspetto più critico , oltre al diffuso atteggiamento di superficialità con cui si guarda al fenomeno della violenza di genere sia nel pubblico che nel privato, è la discontinuità degli interventi da parte delle istituzioni – commenta Antonella Monastra, del gruppo Un'Altra Storia, a margine della Prima Conferenza stampa del coordinamento dei Centri Antiviolenza Siciliani (appartenenti a  D.I.Re. Ass. nazionale centri Antiviolenza)  in occasione del 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, svoltasi stamattina . Solo guardadando la piccola realtà del quartiere Danisinni, isola in un arcipelago di zone abbandondonate dall’amministrazione comunale, l’intervento a singhiozzo degli strumenti previsti dalle leggi 285 e 328 ha vanificato il lavoro svolto in tanti  anni. Nel 2010, dopo un anno e mezzo di interruzione dei servizi, abbiamo assistito ad esempio ad un’impennata senza precedenti del numero di mamme bambine nel quartiere, fenomeno di cui Palermo fra l'altro ha il triste primato in tutta Europa. Senza contare che le donne che acquisiscono una consapevolezza del loro sé, denunciando violenze e maltrattamenti, quando non possono più contare sulla rete di supporto e aiuto, garantita da quegli interventi legislativi, sono costrette a ritornare a quel passato di violenza faticosamente denunciato e abbandonato"

LA VIOLENZA E' PRIMA CAUSA DI MORTE O INVALIDITA' PER LE DONNE: In Italia il 78,7% delle donne ha subito violenze più di una volta, ma quasi nessuna lo denuncia alle forze dell'ordine.E dunque esiste un 78% di uomini che se ne è reso artefice. In Sicilia il Coordinamento dei Centri Antiviolenza siciliani appartenenti all’Ass. D.I.Re. (che riunisce i maggiori Centri Antiviolenza Italiani fondati da associazioni di donne), Ass. Le Onde Onlus di Palermo, Cedav Onlus di Messina, e Ass. Thamaia di Catania ha presentato stamattina i dati relativi alle attività dei loro centri. Le donne che si sono rivolte ai centri sono state 562 a Palermo,per l’anno 2010  ; a Catania, fra il 2003 ed il 2011 sono state 1146 e infine a Messina, dal 2000 ad oggi sono state 610.


 

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