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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montepellegrino

Piazza della Pace, locali occupati Anomalia: "Noi parliamo coi fatti"

"Prima l'occupazione, poi il classico rito delle dichiarazioni. Ora tocca di nuovo ai ragazzi dell'Anomalia prendere la parola per commentare le prese di posizione apparse nelle ultime ore su giornali e siti d'informazione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Anomalia-2"Sapevamo come sarebbe andata, ci siamo abituati. Regolarmente, dopo ogni occupazione di edifici pubblici abbandonati, tutti si affrettano a dichiarare che i progetti c'erano e che l'abbandono si sarebbe perpetuato per poco. Ora che le questioni da noi sollevate in merito alle necessità di un quartiere come Borgo Vecchio hanno assunto visibilità grazie alla nostra scelta di occupare, sono tutti impegnati a rempirsi la bocca e mostrare una qualche attenzione verso le problematiche caratterizzanti i quartieri popolari della nostra città.

Facciamo un esempio che crediamo essere indicativo di quanto reale sia la distanza tra la "politica ufficiale" e la gente comune: ieri a prendere parola sulla nostra iniziativa anche Davide Gentile, consigliere Pdl della circoscrizione. Egli ha ovviamente chiesto il nostro sgombero. Ma anche questo era prevedibile. La risposta a simili politicanti vorremmo però lasciarla ai fatti. Perchè se costoro pensano di potersi porre sullo stesso piano di esperienze e progetti collettivi come i nostri non fanno i conti con la realtà.

Un piccolo burocrate "fighetto" che non ha neanche la minima idea di quali siano i bisogni della comunità di Borgo Vecchio, che dall'alto della sua poltroncina da 1200 euro al mese si ritiene rappresentativo di qualcosa e che, infine, si comporta come il resto della casta dei politicanti di professione bravi soltanto a guardare ai propri interessi, dovrebbe stare in silenzio. Il fatto che simile solerzia non sia mai venuta fuori su tematiche, prioritarie in quel quartiere più che altrove, quali l'assenza di lavoro, di reddito, di casa e diritti, è l'ennesima prova di quanto parassitaria sia questa classe di giovani rampolli di casate chiamate "partiti".

Per questo costui non potrà mai porsi sullo stesso piano di movimenti che dal basso nascono proprio sulle macerie sociali fatte da questa politica; esperienze di risposta collettiva e sociale ai problemi "reali" di sempre più grosse fette di popolazione.

Crediamo perciò che a giudicare la progettualità di cui ci siamo fatti portatori occupando quello spazio in via Archimede debba essere soltanto chi costruirà con noi questo percorso: la comunità degli abitanti del nostro quartiere quindi. Il resto lo consideriamo chiacchera di chi, dalla sua bella poltrona, pensa di saperne qualcosa di quali siano le emergenze sociali che la stessa politica di cui è espressione ha causato". E' quanto dichiara attraverso una nota Giorgio Martinico, portavoce del centro sociale Anomalia.

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