Di Matteo: "Gay Pride e unioni civili, solo 2 spot elettorali"
"Vorrei ricordare al Sindaco e alla Giunta che la città è davvero in ginocchio a tutti i livelli"
“Ci vorrebbero far credere che siamo vicini ad una svolta poiché stiamo ospitando il Gay-Pride - afferma Tommaso Di Matteo, coordinatore dei giovani del Pid/Cantiere Popolare e consigliere dell’ottava circoscrizione - e perché è stato approvato un registro delle unione civili di cui non riesco a comprendere il valore. Io vorrei ricordare al Sindaco e alla giunta che la città è davvero in ginocchio a tutti i livelli:non esiste più un centimetro di marciapiedi integro, l’emergenza rifiuti è sempre dietro l’angolo, la maggior parte dei giardini e villette comunali sono in completo stato di abbandono, per non parlare delle potature arretrate in ogni luogo della città. Senza scordarci le questioni Amia e Gesip che sono tutti veri e propri vulcani pronti all’eruzione".
"L’amministrazione Orlando invece pensa di poter nascondere la luna dietro un dito lanciano messaggi privi di contenuto come il regolamento sulle unioni civile che per intenderci non ha quasi alcun valore dato che è un tema che dev’essere affrontato a livello nazionale e che mi auguro venga affrontato al più presto. Fermamente convinto che non sia stato giusto dare un patrocinio così oneroso per una manifestazione così tanto di parte e che i palermitani, con tutto il rispetto per il Pride, in questo momento di crisi hanno ben altri pensieri, attendendo sempre la tanto “sbandierata” cessione di deleghe alle circoscrizioni ed infine spero che Il Sindaco “smetta di fare fumo” e si occupi seriamente dei tantissimi reali e concreti problemi che ci sono a Palermo".