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Cronaca

Pubblicità che offendono le donne, Palermo vieta le affissioni

Approvati gli emendamenti delle consigliere comunali Antonella Monastra e Alessandra Veronese. La pubblicità non potrà contenere alcun riferimento a discriminazioni dirette o indirette o incitamenti all'odio basato su sesso, razza o origine etnica e religione

Stop ai messaggi pubblicitari lesivi dei diritti e della dignità delle persone. Il Consiglio comunale "regola" le affissioni in città. In particolare, d'ora in poi la pubblicità non potrà contenere alcun riferimento a discriminazioni dirette o indirette o incitamenti all'odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. Ma anche le comunicazioni commerciali relative ai giochi con vincita in denaro dovranno attenersi a criteri di rispetto e trasparenza, favorendo l’affermazione di modelli di comportamento ispirati a misura, correttezza e responsabilità.

“E' arrivata l'ora di passare dalle parole ai fatti – spiegano le consigliere comunali Antonella Monastra e Alessandra Veronese, promotrici degli emendamenti -. Il Regolamento comunale sulla pubblicità e le pubbliche affissioni è stata una occasione imperdibile per tradurre in azioni concrete la volontà politica espressa in varie circostanze dal sindaco, dalla Giunta e dal Consiglio. E' giusto difatti che l'Amministrazione si doti di strumenti operativi in tal senso, come l'Osservatorio sulla comunicazione pubblicitaria che sarà istituito per monitorarne i contenuti. Esprimiamo dunque soddisfazione. Anche i cittadini potranno collaborare, segnalando abusi e pubblicità offensive al numero verde e alla sezione del sito istituzionale del Comune di Palermo che saranno presto attivati".

A breve, infine, se saranno votati gli ordini del giorno della consigliera Monastra, l’Amministrazione comunale dichiarerà la città di Palermo “Città libera dalla pubblicità offensiva della dignità della donna" e accetterà la 59ª edizione del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, varato dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ed in vigore dal 1° gennaio 2015.

Così Rosario Filoramo, consigliere comunale (Pd): "Il nuovo piano della Pubblicità in corso di approvazione da parte del Consiglio prevederà l'adeguamento del regolamento alle Codice di autodisciplina della comunicazione varato dall' Istituto di Autodisciplina Pubblicitario. Anche la città di Palermo vieterà l'esposizione di messaggi pubblicitari che fanno un uso distorto dei minori o delle donne. Il risultato, frutto di nostri emendamenti alla delibera, approvati ieri e oggi, migliora la qualità di un atto che disciplinerà luoghi, forme e tipologia della pubblicità nel territorio palermitano. Al decoro formale degli impianti pubblicitari, riteniamo che sia corretto avere aggiunto il decoro sostanziale dei messaggi veicolati attraverso la stessa".   

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