rotate-mobile
Cronaca

Comune di Palermo a rischio crac, la spending review non perdona

Il Sole 24 Ore ha pubblicato oggi un'analisi riguardo ai consumi intermedi, che il quotidiano economico definisce la "roulette" delle spese dei comuni. In città si spende di più per trasporti e rifiuti

Quanto incidono nei comuni le spese per i consumi intermedi - consulenze, manutenzione, utenze telefoniche e cancelleria, etc. - ovvero quelli messi nel mirino dal decreto sulla spending review? Il Sole 24 Ore ha pubblicato oggi un’analisi su dati forniti dal ministero dell’Economia, su quella che il quotidiano economico definisce la “roulette” delle spese dei comuni, con dieci grandi città oltre i 50 mila abitanti si troverebbero sulla soglia del fallimento, con Palermo maglia nera insieme a Napoli. A prima vista i numeri potrebbero non sembrare così catastrofici per il capoluogo siciliano, rispetto ad altre città: i dati raccolti, però, sono comparati in misura omogenea per tutti i capoluoghi italiani, e si riferiscono alla spesa media ogni cento abitanti. Cifre che dunque vanno moltiplicate fino a raggiungere il numero complessivo di abitanti. Dieci le voci analizzate: spese di cancelleria, comunicazione e rappresentanza, equipaggiamenti e vestiario, contratti di servizio e trasporto pubblico, contratti servizio rifiuti, incarichi professionali, manutenzione ordinaria, spese pulizia, affitti e utenze.

A Palermo la spesa maggiore riguarda i contratti di servizio relativi al trasporto pubblico, con 12.219 euro annui ogni 100 abitanti, al decimo posto complessivo: quasi sette volte rispetto a quanto spende Catania (1.830) e oltre venti rispetto a città come Torino (452) e Bologna (324). Grande incidenza hanno anche i contratti di servizio per la gestione dei rifiuti: nel capoluogo siciliano si spendono ogni anno 17.145 euro ogni 100 abitanti.

Di contro, le spese di cancelleria e materiale informatico, a Palermo sono tra le più basse: 208 euro annui ogni 100 abitanti. Particolare il dato relativo all’incidenza sulle spese di pulizia. Il Comune di Palermo, secondo quanto pubblicato nell’inchiesta, spende solamente un euro l’anno ogni 100 abitanti: cifra che lo colloca al penultimo posto nazionale, davanti soltanto a Nuoro che spende zero. Il Sole 24 Ore sembra nutrire qualche dubbio sul fatto che tutte le amministrazioni contabilizzino con la stessa attenzione i dati ufficiali trasmessi all'Economia: siamo proprio sicuri, si domanda il quotidiano economico, che per esempio Palermo o Napoli non spendano un euro per pulire gli uffici?



 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comune di Palermo a rischio crac, la spending review non perdona

PalermoToday è in caricamento