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Cronaca

Nuove regole per i dehors, tornano le strutture chiuse: sì all'installazione anche nelle aree pedonali

Ma nel centro storico e nelle aree soggette a tutela storico-ambientale le occupazioni del suolo pubblico dovranno essere sottoposte al parere della sovrintendenza dei Beni culturali "per garantire il decoro urbano". Ecco cosa cambia alla luce del regolamento tipo edilizio unico recentemente varato dalla Regione

Con il nuovo regolamento tipo edilizio unico varato dalla Regione cambiano le regole per i dehors e torna la possibilità per i ristoratori di collocare strutture precarie chiuse, anche nelle aree pedonali.

Nel centro storico e nelle aree soggette a tutela storico-ambientale però le occupazioni del suolo pubblico dovranno essere sottoposte al parere della sovrintendenza dei Beni culturali "per garantire il decoro urbano e l'armonico inserimento urbano dei dehors".

Suolo pubblico, prorogate fino al 31 dicembre le domande per le concessioni

Modifiche di non poco conto, da subito in vigore con la pubblicazione del testo coordinato con il regolamento comunale per la concessione del suolo pubblico. In base al nuovo testo aumenta la superficie minima - da 12 a 18 metri quadri per ogni attività di ristoro all'aperto - e diminuisce quella massima, che non potrà superare il 50% del locale interno per un totale di 50 metri quadri (prima erano 100).

Nel dettaglio, il regolamento prevede che nelle strade di categoria E e F, ovvero le arterie di quartiere al di là del centro storico, si possano collocare sia dehors classici (tavoli, sedie, pedane in legno, ombrelloni ed elementi di delimitazioni costituite da fioriere) sia strutture precarie chiuse, con sostegni in metallo o pvc e pareti perimetrali in vetro o policarbonato, purché siano "completamente apribili, ad anta con apertura verso l’interno o scorrevoli". L’altezza esterna non può superare i 3 metri 50 dalla quota di calpestio esterna, mentre la pavimentazione deve sempre essere costituita da una pedana in legno.

Ottavio Zacco2-2

Nei porticati e nei marciapiedi - con una larghezza di almeno 3 metri - si possono piazzare solo tavoli e sedie; mentre nelle aree o strade pedonali qualsiasi tipologia di dehors. 

"Oltre a dare l'opportunità alle attività di ristoro di poter lavorare anche nei mesi più freddi, essendo prevista la chiusura dei dehors, - afferma Ottavio Zacco, presidente della commissione consiliare Attività produttive - è importante stabilire con la sovrintendenza cosa si può installare e cosa no nelle aree soggette a vincolo storico-monumentale. E' necessario dare regole certe a chi vuole investire, evitando libere interpretazioni".

Giuliano Forzinetti-2

Per l'assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti, "sin da subito, si dà la possibilità a tecnici ed imprenditori di poter presentare le pratiche facendo riferimento ad un unico testo, aggiornato con le ultime norme previste dal regolamento edilizio tipo già in vigore dal 3 ottobre 2022. Un ulteriore segnale che testimonia la volontà dell''amministrazione di andare nella direzione della semplificazione e sburocratizzazione dei processi amministrativi".

Sulla stessa scia Domenico Bonanno, capogruppo in Consiglio della Dc nuova, partito che ha espresso in Giunta l'assessore Forzinetti: "Ancora una volta la nuova Amministrazione comunale viene incontro alle esigenze dei cittadini, fornendo regole certe e chiare e rendendo i processi amministrativi meno farraginosi". 

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