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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"I commissariati cadono a pezzi", la denuncia del movimento dei poliziotti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Soffitti crollati, infiltrazioni di acqua, fili elettrici scoperti, blatte, muffa, vetri e condizionatori rotti, e ancora bagni inagibili e armi d'ordinanza custodite negli armadi delle pulizie dove vengono sistemate scope e secchi. Sono alcune delle segnalazioni che il Movimento dei poliziotti ha messo nero su bianco e ha spedito all'indirizzo del questore di Palermo, Guido Longo.

“I commissariati di Palermo e Bagheria sono abbandonati a se stessi – spiega Giovanni Assenzio, segretario provinciale di Mp Palermo – da mesi cerchiamo di puntare l'attenzione su fatti di una certa gravità e di aprire un dialogo con l'amministrazione ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro, non possiamo continuare a far finta di niente. I nostri colleghi meritano rispetto professionale e soprattutto umano”.
Lungo l'elenco dei disservizi che coinvolgono i commissariati di Oreto-Stazione, Libertà, Mondello, Brancaccio e Bagheria, presidi importanti dal punto di vista territoriale per la sicurezza se si considera il bacino d'utenza che coprono.

“Sono luoghi fatiscenti che cadono a pezzi – continua Assenzio - e che avrebbero necessità di interventi strutturali per la sicurezza e la salute dei poliziotti e del pubblico. Non è ammissibile che non si trovi un modo adeguato per custodire le armi, così come non è ammissibile che i colleghi e le colleghe della Squadra a cavallo non abbiano la possibilità di usare i bagni del commissariato per il pericolo di crollo dei calcinacci, e che perciò siano costretti ad utilizzare i bagni dei bar o peggio ancora gli spazi all'aperto del Parco della Favorita”.

Una denuncia fatta a colpi di lettere e foto sulle scrivanie dell'amministrazione. Una battaglia dura quella del Movimento dei poliziotti che sulle questioni espresse non intende retrocedere di un solo passo. Quello che chiede e si attende l'organizzazione sindacale sono delle risposte immediate in caso contrario i poliziotti sono pronti a scendere in piazza.

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