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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Presentato aggiornamento piano Amia al commissario Latella

I commissari straordinari dell'azienda hanno consegnato a Luisa Latella un aggiornamento sulle manovre operate fin ad ora per sanare il bilancio. "Il risanamento sarà raggiunto solo se il comune applicherà la delibera di adeguamento"

Per evitare la diffusione di dati errati sullo stato di Amia, i commissari straordinari dell'azienda hanno presentato un aggiornamento sul piano economico al commissario straordinario del comune, il prefetto Luisa Latella. Dal documento emergerebbe che "gli sprechi del passato sono stati abbondantemente eliminati, che le perdite non derivano da inefficenze o da esuberi strutturali, ma da costi per servizi richiesti e non pagati dai committenti e che i commissari affrontano con anticipi di cassa e che i costi di gestione sono di gran lunga inferiori a quelli di qualsiasi altra realtà italiana di pari dimensioni".

La conclusione contenuta nel documento è che l’obiettivo di risanamento sarà raggiunto solo se il comune applicherà la delibera di adeguamento del contratto di servizio di 8 milioni di euro e se Amap manterrà l’impegno assunto in prefettura di erogare i 4 milioni in più dovuti per la pulizia delle caditoie.
Riguardo ai costi di raccolta e smaltimento (dati ufficiali del rapporto Ispra 2011 per il ministero dell’Ambiente) a Palermo, per una popolazione residente di 686.722 abitanti e una produzione di 382.923 tonnellate annue, il costo del servizio è di 130,51 euro per abitante e di 234,05 euro a tonnellata; a livello nazionale il costo per città di pari dimensioni è di 153,94 euro per abitante e di 284,22 euro per tonnellata, mentre la media nazionale è di 163,14 euro per abitante e di 270,52 euro a tonnellata.

Sono stati diffusi dati errati anche riguardo al rapporto Medhelan del 2008: dal rapporto risulta che a Palermo il costo era di 279 euro a tonnellata ed era comunque il più basso fra le città esaminate (316 euro a Napoli, 317 a Genova, 378 a Milano, 348 a Torino e 322 a Roma). Il costo di un dipendente per tonnellata era a Palermo di 192 euro (200 a Genova, 190 a Milano, 173 a Torino). È superfluo osservare come questi costi per Amia oggi siano abbondantemente ridotti. Riguardo alla Tarsu, la tariffa di Palermo (2,18 euro a metro quadro), è la più bassa in Sicilia ed è anche inferiore alla media nazionale (2,60 euro) ma anche a quella di Genova (2,44 euro), Bologna (2,48), Torino (2,59), Milano (2,62), Trieste (3,09), Perugia (3,47), Roma (3,54) e Napoli (4,21). La precedente gestione presentava un indebitamento verso le banche di 55 milioni e di 62 milioni nei confronti dei fornitori i debiti erano; i costi di produzione erano 179 milioni nel 2007 e 185 milioni nel 2008.

Dall'insediamento dei commissari non vi sono debiti con le banche e i fornitori sono ciclicamente pagati, i costi di produzione sono scesi a 136 milioni nel 2010 e a 131 milioni nel 2011. La perdita è scesa dai 30 milioni del 2007 ai 17 milioni del 2011. Una nota a parte viene fatta sul costo del personale, che era di 83 milioni nel 2007 e di 82 milioni nel 2008: la gestione commissariale lo ha ridotto di 10 milioni (75 milioni nel 2010 e 73 milioni nel 2011).
Riferendosi al 2012, per il quale i commissari prevedono la chiusura di bilancio in pareggio, "i costi di produzione scenderanno ulteriormente a 123 milioni di euro - si legge nella nota - che saranno compensati da ricavi in aumento per un totale di 123 milioni, considerando gli 8 milioni in più dovuti dal Comune. Vanno aggiunti 7 milioni in più per il personale di Amia Essemme: il totale del costo di produzione, 130 milioni, è comunque inferiore di 1 milione rispetto ai costi del 2011. Il costo del personale (1.613 addetti di Amia e 880 di Amia Essemme) si attesterà attorno ai 72 milioni (1 milione in meno rispetto al 2011)
Nel 2012 "i canoni di manutenzione si ridurranno di 300 mila euro (da 3 a 2,7 milioni), si spenderanno 100 mila euro in meno per il carburante (da 4,8 a 4,7 milioni, al netto degli aumenti di prezzo), saranno ridotti di 200 mila euro i costi per ricambi (da 4 a 3,8 milioni) e caleranno del 50% i costi per noleggi (da 1,2 milioni a 600 mila euro)".

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