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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Un dolore lungo 35 anni: Palermo ricorda Rocco Chinnici

Commemorato il giudice: alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, è stata deposta una corona d’alloro nel luogo dell’eccidio, in via Pipitone Federico

Commemorato il giudice Rocco Chinnici. Trentacinque anni dopo Palermo si ferma. Questa mattina - alla presenza del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Giovanni Nistri, in via Pipitone Federico, è stata deposta una corona d’alloro nel luogo dell’eccidio. Erano presenti anche il prefetto di Palermo Antonella De Miro e Leoluca Orlando, oltre ai familiari delle vittime e numerose autorità civili e militari. Nella strage persero la vita anche i carabinieri di scorta, il maresciallo ordinario Mario Trapassi, l'appuntato scelto Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. Poco dopo è stata celebrata la Santa Messa nella chiesa di San Giacomo dei Militari (all’interno della caserma Dalla Chiesa).

"Il comandante generale dell’Arma - si legge in una nota dei carabinieri - ha affettuosamente e calorosamente salutato i familiari delle vittime presenti". "I due carabinieri vittime della strage di via Pipitone - ha detto Nistri - sono stati accomunati dalla coerenza con la scelta fatta quando avevano 20 anni, che poi hanno portato avanti scegliendo di fare i carabinieri, e dalla consapevolezza dei doveri derivanti da tale scelta. Commemorazione significa comunicare questa memoria e questo ricordo, perché il ricordo possa essere come il testimone che si usa nelle staffette, dove ha senso solo se  non cade e viene afferrato da altri che continuano la corsa. Il senso della commemorazione è proprio il senso del passaggio di questo testimone, da chi ha fatto il proprio dovere a chi continuerà a farlo per rendere questi sacrifici un viatico per il futuro".

Poi la conclusione: "L’uso migliore della vita è di spenderla per qualcosa che duri più della vita stessa". La cerimonia si è conclusa con il concerto dei giovani musicisti del conservatorio Vincenzo Bellini. Alle 17.30, a Misilmeri, in piazza Rocco Chinnici, sarà deposta una corona d’alloro al cippo commemorativo.

Questo invece il ricordo di Orlando: "Rocco Chinnici è stato un seme di primavera in anni di buio e grigio inverno per  Palermo. Lo è stato da Magistrato che per primo ha intuito l'importanza del lavoro in pool, del coordinamento e dell'organizzazione delle indagini per far fronte all'organizzazione e al coordinamento di Cosa Nostra. Ma Chinnici è stato un seme di primavera per Palermo anche per la sua straordinaria umanità, per l'amore con cui ha affrontato il proprio lavoro, portando per la prima volta il sistema giudiziario a farsi attore di cambiamento e sensibilizzazione culturale nelle scuole. Tutti cittadini - ha detto il Sindaco - morti mentre svolgevano il proprio lavoro, vitime della barbarie mafiosa che mirava a fermare le indagini sugli intrecci fra mafia e politica e ad impedire l'applicazione della legge Rognoni-La Torre per la confisca dei beni, che proprio allora muoveva i primi passi. Sono tutti cittadini il cui sacrificio - ha concluso Orlando - oggi ricordiamo con gratitudine perché essi sono stati e sono parte integrante del processo di liberazione e cambiamento culturale di Palermo."


 

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