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Cronaca

Punta Raisi diventa un museo: reperti del mare esposti in aeroporto

Accordo tra Soprintendenza e Gesap, i "codici del mare" del diciottesimo secolo finiscono nella sala imbarchi: "Siamo certi che l’iniziativa piacerà ai viaggiatori"

Il “Codice” venuti dal Mare espostI nella sala imbarchi dell’aeroporto di Palermo, Falcone Borsellino. L’iniziativa è frutto di un accordo tra la Soprintendenza del Mare dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana e la Gesap, la società di gestione dello scalo aereo palermitano, ed è finalizzato alla divulgazione e promozione del patrimonio culturale sommerso, sin dall’arrivo nel Terminal.  

Il prestigioso reperto del XVIII secolo, in pelle di razza, ripescato nel luogo dove è stato trovato il famoso Satiro Danzante, è stato presentato oggi in aeroporto dal Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa, dal presidente e dell’amministratore delegato della Gesap Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta e da Alessandra De Caro, responsabile dell’Unità Operativa II Divulgazione e promozione del patrimonio culturale sommerso, Museo del Mare–Arsenale della Marina Regia. 

Il “Codice” da 40 pagine è custodito in una teca allestita nei pressi del gate 15. In un’altra teca invece c’è il foglio unico di oltre tre metri in pelle di razza. I passeggeri potranno osservare da vicino tutta la bellezza dei rari reperti. Lo spazio espositivo è corredato da una campagna di comunicazione e di tutte le informazioni sul reperto, dal suo ritrovamento nei fondali del Canale di Sicilia agli studi e alla conservazione. L’aeroporto - che attualmente ospita due fedeli riproduzioni (le opere autentiche sono conservate al Museo Salinas, recentemente aperto al pubblico) de la “Pietra di Palermo” e della piccola “Metopa da Selinunte - si arricchisce così di un altro spazio dedicato ad opere e reperti storici, con lo scopo di creare in anteprima un percorso del patrimonio storico/culturale dell’Isola.

“Un altro tesoro di particolare e singolare natura ci viene restituito dal Canale di Sicilia e dalla marineria di Mazara del Vallo, che adesso e possibile ammirare anche in aeroporto - ha detto il Soprintendente Tusa - grazie ad un rapporto proficuo che la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana è riuscita a tessere, evitando la dispersione di un patrimonio immenso e fondamentale per la conoscenza della comune civiltà mediterranea”. “Siamo certi che l’iniziativa piacerà ai viaggiatori - hanno commentato Giambrone e Mistretta - perché lo scalo aereo rappresenta la vetrina del territorio. Stiamo lavorando a un progetto per la creazione di una mostra permanente all’interno del Terminal, di ciò che i turisti potranno osservare visitando l’Isola, ricca di storia, arte e cultura”.

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