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Cronaca

Il traffico resiste al Covid e ai divieti: Palermo città italiana più congestionata nel 2020

A incoronare il capoluogo siciliano è il TomTom Traffic Index, rapporto che analizza la situazione in oltre 57 Paesi. Rispetto al 2019 la situazione è migliorata, ma non tanto quanto le altre città dello Stivale. Il giorno più trafficato è stato il 23 dicembre quando il livello di congestione ha raggiunto il 71%

Le restrizioni imposte, ormai da mesi, a causa del Covid hanno avuto effetti anche sul traffico: diminuito nettamente in tutta Italia. Nonostante il calo dei veicoli in movimento Palermo conquista però il primato di città più trafficata del 2020. A incoronare il capoluogo siciliano è il TomTom Traffic Index, un rapporto che analizza la situazione del traffico nel 2020 in oltre 400 città in 57 Paesi.

La congestione in Italia si è fortemente abbassata: segnando un calo del 20% (-29% durante le ore di punta). Per cinque mesi (marzo, aprile, maggio, ottobre e novembre 2020), il traffico è diminuito in tutte le città italiane rispetto agli stessi mesi del 2019. La media mensile nelle ore di punta ha raggiunto il suo livello minimo (-88%) ad aprile e a maggio (-56%). L’unico aumento rispetto al 2019 è stato registrato a gennaio (+2%)

Anche a Palermo il traffico è diminuito rispetto al 2019, ma non tanto quanto le altre città. E' risultata la città più trafficata nel 2020 con un livello di congestione del 29%. Ha avuto comunque una diminuzione di 7 punti percentuali sul 2019 (36%), che corrisponde a una diminuzione del 19% del traffico. Il giorno più trafficato è stato il 23 dicembre quando il livello di congestione ha raggiunto il 71%.

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Roma, che era la città più trafficata d’Italia nel 2019, ha registrato una diminuzione di 11 punti (-29%). Si tratta di uno dei cali più significativo dell’ultimo anno, non solo in Italia ma in Europa. A Firenze c’è stata una diminuzione di 8 punti (da 25 a 17), che rappresenta una relativa importante riduzione del traffico del 32%. Genova è passata dal 6° posto in classifica al 2°. Il suo calo rispetto al 2019 è stato infatti solo di 2 punti, che rappresenta una diminuzione minore del -7% di anno in anno. Il giorno più congestionato in Italia è stato il 4 dicembre a Genova, con un livello di congestione del 93%, a causa di una forte nevicata.

Guardando oltre i confini nazionali, la riduzione media della congestione mondiale è del 19%. Nello specifico: -16% in Europa (-24% nelle ore di punta); -29% in Nord America (-40% nelle ore di punta); -16% in Asia (-11% nelle ore di punta).

Le restrizioni di viaggio applicate nella maggior parte dei paesi colpiti dall'epidemia hanno avuto un impatto diretto sul miglioramento del traffico: lo scorso aprile, nel pieno del contenimento, 216 città in tutto il mondo hanno registrato un netto calo del traffico abituale (Diminuzione superiore al 50%) per più di 20 giorni. Mosca, nonostante un importante calo del traffico per 29 giorni di aprile, è la città più congestionata del 2020. Tra le 13 città in cui il traffico è aumentato nel 2020, 4 si trovano a Taiwan (su 5 città analizzate in questo territorio) e 2 in Nuova Zelanda. Questi paesi hanno dominato bene la pandemia e non hanno dovuto implementare alcuna misura di limitazione della mobilità stradale.

"L'anno scorso - dice Ralf-Peter Schäfer, vicepresidente Traffic and Travel di TomTom - abbiamo annunciato un generale aumento dei livelli di congestione globale nel 2019, per il nono indice di traffico consecutivo. Nel 2020 abbiamo visto invece un'immagine molto diversa. Dai lockdown alle frontiere chiuse, il movimento delle persone è cambiato - ed è cambiato molto velocemente.

Tuttavia, gli esperti TomTom non pensano che le strade rimarranno così libere "a meno che non ci sia un cambiamento serio e deliberato nel comportamento dei conducenti, supportato a sua volta dalle decisioni dei responsabili politici e, soprattutto, dai datori di lavoro". Nonostante l’opportunità creata dalla pandemia globale per cambiare il traffico per sempre, "viene da chiedersi se le persone accoglieranno questo cambiamento nella loro mobilità e intraprenderanno un nuovo percorso verso un futuro più pulito e privo di congestioni. È possibile porre fine al concetto di ora di punta attraverso orari di lavoro flessibili, lavoro da casa e un approccio intelligente all'utilizzo dei dati sul traffico per determinare i periodi migliori per mettersi al volante".

Per Schäfer "sebbene la congestione sia diminuita nel 2020, non diventerà una tendenza se non agiamo in quella direzione. Vedremo i livelli di traffico aumentare di nuovo, mentre le persone torneranno al lavoro e riprenderanno le vecchie abitudini e routine. Ecco perché ora è il momento per gli urbanisti, i responsabili delle politiche, i datori di lavoro e gli automobilisti di fare il punto sulle azioni che dovranno intraprendere per rendere le strade meno congestionate in futuro ".

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